Cinema Festival Roma Film Festival 2014

The Narrow Frame of Midnight

Franco Cappuccio

Inserito in Cinema d’Oggi al RomaFF9 è l’esordio al lungometraggio di Tala Hadid, promettente regista marocchina alle prese con la ricerca di un’indefinita meta sfuggente.

La cinematografia nord-africana è sicuramente in espansione negli ultimi anni, a partire da maestri riconosciuti come Tariq Teguia a Laila Marrakchi o Raja Amari, fino a Tala Hadid, regista che aveva fatto parlare di se alla Berlinale 2005 dove aveva vinto il premio Panorama per il miglior cortometraggio con Your Dark Hair Ihsan, mettendola mentalmente nella griglia dei registi giovani da tenere d’occhio. Dopo nove anni arriva il suo esordio al lungometraggio, dal titolo The Narrow Frame of Midnight, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella linea di concorso Cinema d’Oggi.

La storia ruota intorno ad Aïcha, una giovane orfana, la quale si ritrova in balia di una coppia di criminali che intendono venderla in Francia e con il ricavato darsi alla bella vita. Lungo la strada lo strano terzetto incrocia la strada di Zacaria, uno scrittore in parte marocchino in parte iracheno, il quale si è lasciato tutto alle spalle allo scopo di cercare il fratello scomparso dopo essersi forse unito a un gruppo rivoluzionario. Approfittando di una distrazione dei suoi rapitori, Aïcha scappa e viene accolta da Judith, una donna francese che vive isolata dal mondo in una casa enorme.

Già raccontando la parte narrativa del film si capisce immediatamente che l’importante – è proprio il caso di dire – è il viaggio e non la destinazione, poiché dobbiamo entrare nel mood dei protagonisti, tutti, chi più chi meno, anime in pena alla ricerca di qualcosa di indefinito che, in quanto tale, continua inesorabilmente a sfuggire. Se però l’intento registico è evidente, ahimè lo stesso non si può dire della sua realizzazione; se sono chiare alcune scelte stilistiche anche interessanti, la strutturazione del film procede a singhiozzi, alternando parti di un certo interesse a parti sostanzialmente inutili e a parte estremamentei confusionarie, che appesantiscono lo scorrere del film. Ci si ritrova di fronte ad un prodotto spurio, che irrita in quanto evidenti le parti ben realizzate del film, buttate via da altri punti in cui, invece, ci si rimane a chiedere il senso. Un’occasione mancata.


Dettagli

  • Titolo originale: Itar el-Layl
  • Regia: Tala Hadid
  • Anno di Uscita: 2014
  • Genere: Drammatico
  • Fotografia: Alexander Burov
  • Musiche: Simou Si Mohamed
  • Costumi: Myriam Laraki
  • Produzione: Marocco, USA, Quatar, Francia, UK
  • Cast: Khalid Abdalla, Marie-Josée Croze, Fadwa Boujouane, Hocine Choutri, Majdouline Idrissi, Zahra Hindi
  • Sceneggiatura: Tala Hadid

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