Cinema

Il cielo è ovunque

Anna Pitta

Vi siete mai fermati a pensare al tempo che, indisturbato, continua a scorrere dopo la morte di una persona? Al bisogno di chi sta vivendo la perdita di fermarsi, in modo da poter metabolizzare l’accaduto e comprendere quanto si sta provando? Di avere il giusto tempo per lasciarsi attraversare dalle emozioni e dalle sensazioni senza temerle.

Il Cielo è ovunque, l’ultimo film della regista Josephine Decker, ci racconta con una delicata capacità di espressione un capitolo della vita di Lennie Walker (Grace Kaufman), che parte proprio dalla la perdita dell’unica sorella (Bailey, Havana Rosie Liu) e delle sensazioni che la ragazza ancora in vita prova in seguito a questo lutto. Il film è stato prodotto da A24 e AppleTv+, piattaforma sulla quale è possibile vederlo.

Tutta l’opera è vista attraverso gli occhi della protagonista; sembra fin da subito di trovarsi in una fiaba dei fratelli Grimm, dove la formula tradizionale “c’era una volta” ci accompagna in un mondo incantato fatto di fiori, alberi imponenti, ponti misteriosi, in grado di farcire una sceneggiatura capace di tendere alla sensibilità di chi guarda, sulla base di una regia consapevole, che racconta con delicatezza l’Io più intimo di una ragazza di diciassette anni.

Una voce fuori campo che è caratterizzata da riflessioni, ricordi e impressioni della protagonista, crea un collant tra una scena e un’altra del film, e aiuta ad approfondire i vari personaggi, mai banali. E’ in questi frangenti in cui sembra di ascoltare confessioni nascoste che viene calcato l’elemento fiabesco: il fluire del tempo diviene irregolare e tutto sembra cristallizzarsi; alcuni flashback ci riconducono a momenti di vita sereni e spensierati, ed è il venir meno della spensieratezza, dovuto al sovvenire della morte di Bailey, ad annullare la “vetrina immaginaria” dietro la quale tutto il film è infiocchettato ed impreziosito.

La musica nel film è un’altra grande protagonista dell’opera, in quanto elemento fondamentale per scandire le scene, necessario per approfondire e dare anima alle varie situazioni, importante per descrivere i singoli personaggi. La vita di Lennie è fatta di musica, ed è regolamentata dalla musica e dall’amore per il clarinetto. Una passione che, come molte altre, l’aiuterà a sentirsi viva, a risollevarsi dalle superficialità sociali, a dare un senso in più alla sua vita.

La grandiosità di questo dramma sta nel modo di distendere la storia; intraprendere la narrazione di un avvenimento come può essere un lutto, mille volte sentito, già visto, in maniera del tutto originale, e avere la percezione mentre si sta guardando il film che si sta osservando il vero, che la commozione, la tenerezza, la risata che attraverso l’opera viviamo, hanno una funzione purificatrice. Ci si sente vicini alla protagonista, ci si sente meno soli per un dato di fatto che è incontrovertibile per l’uomo.

Se guardando un film ci accorgiamo di trovarci davanti ad un’opera capace di toccarti emotivamente e di attraversarti, allora tutti i singoli elementi che costituiscono il prodotto finale sono in perfetta armonia fra loro. Tutto funziona, è un’opera completa.


  • Diretto da: Josephine Decker
  • Prodotto da: Josephine Decker, Denise Di Novi, Margaret French Isaac, Allison Rose Carter
  • Scritto da: Jandy Nelson
  • Tratto da: "Il cielo è ovunque" di Jandy Nelson
  • Protagonisti: Grace Kaufman, Pico Alexander, Jacques Colimon, Cherry Jones, Jason Segel
  • Musiche di: Caroline Shaw
  • Fotografia di: Ava Berkofsky
  • Montato da: Laura Zempel
  • Distribuito da: A24 (USA), AppleTV+ (globale)
  • Casa di Produzione: A24, Di Novi Pictures
  • Data di uscita: 11/02/2022 (AppleTV+)
  • Durata: 103 minuti
  • Paese: Stati Uniti
  • Lingua: Inglese

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