Cinema

Un bel mattino

Gaia Apicella

Presentato alla Quinzaine des réalisateurs del Festival di Cannes 2022, il 12 Gennaio 2023 è arrivato al cinema, distribuito da Teodora Film, Un bel mattino, diretto da Mia Hansen-Løve, un film in cui ci si sofferma subito sul ritmo fluido e lineare con cui tutta la vicenda viene messa in scena perché, come vedremo anche in questa recensione, rispecchia perfettamente ciò che tratta, e sugli attori che recitano magistralmente il proprio ruolo, ricco di sfumature, fornendo caratterizzazioni ben riuscita, seppure non sempre abbastanza approfondite.

La protagonista Sandra (Léa Seydoux) è una giovane madre che ha purtroppo perso il marito da giovane, lavora come interprete. La donna va spesso a fare visita al padre Georg (Pascal Greggory), che soffre di una malattia neurodegenerativa, e che con il passare del tempo diventa meno autosufficiente e meno presente, dimenticandosi sempre di più anche della figlia.
Improvvisamente Sandra incontra Clément (Melvil Poupaud), un amico che non vedeva e sentiva da molto tempo. I due si innamorano e intraprendono una relazione piena di passione; purtroppo, però, Clément è sposato. Di conseguenza si ritrovano a vivere questo loro amore con alcune difficoltà ma sempre presi l’uno dall’altro.

I due percorsi che la regista segue dal punto di vista di Sandra sono evidentissimi: da un lato abbiamo l’accudire il padre e la difficoltà di vivere la malattia e dall’altro l’arrivo nella sua vita di un nuovo uomo. E il titolo Un bel mattino è significativo propio in quest’ultimo senso, in quanto si ricollega all’arrivo improvviso di Clément, svolta travolgente che sicuramente Sandra non si aspettava considerando le difficoltà in cui si trovava e la strada che aveva deciso di intraprendere, e allo stesso tempo sottolinea ulteriormente le tematiche del film, di cui parleremo tra poco.

Però prima di analizzare meglio l’opera e i suoi temi, trovo interessante sottolineare la scelta di girare su pellicola 35mm; questa decisione contribuisce a coinvolgere maggiormente lo spettatore, in quanto tramite le immagini si ci sente partecipi di ogni momento vissuto dalla protagonista.

Ci troviamo di fronte a un’opera semplice dal punto di vista tecnico, dove non abbiamo una messa in scena che risalti o che appaia singolare, anzi al contrario la macchina da presa segue costantemente i personaggi dando loro estrema libertà di espressione e facendoli risaltare, al tempo stesso fin da subito però riesce a farci empatizzare con la storia, la quale alterna amore e morte, sofferenza e passione, malinconia e impeto vitale, e nel frattempo racconta lo scorrere del tempo e il vivere quotidiano, l’ordinario e ciò che è improvviso, l’elaborazione del lutto e l’approccio con la malattia, le persone che vanno via e quelle che arrivano, le cose che bisogna lasciare nel passato e quelle da cogliere nel presente; ogni aspetto citato ci viene rappresentato con commozione e delicatezza ma anche con un forte equilibrio che permette al film di non risultare mieloso.

Il racconto del fluire del tempo e della vita è l’aspetto centrale da cui si sviluppano tutti gli altri temi citati ed è quello che ricollega questo film ad altri della Nouvelle Vague, in cui molti dei registi francesi cercavano di raccontare la vita così com’è, travolgendoci nel quotidiano e mostrandoci come il tempo passi costantemente.

Un film interessante da vedere, che ci fa aprire gli occhi, ricordandoci che anche in un momento buio della nostra vita bisogna essere forti perché ci sarà sempre quel bel mattino pronto ad arrivare e a renderci parte di una svolta, di un cambiamento inatteso.


  • Diretto da: Mia Hansen-Løve
  • Prodotto da: Philippe Martin, David Thion
  • Scritto da: Mia Hansen-Løve
  • Protagonisti: Léa Seydoux, Pascal Greggory, Melvil Poupaud, Nicole Garcia, Fejria Deliba, Camille Leban Martins, Sarah Le Picard, Pierre Meunier
  • Fotografia di: Denis Lenoir
  • Montato da: Marion Monnier
  • Distribuito da: Les Films Du Losange (Francia), Weltkino Filmverleih (Germania), Teodora Film (Italia)
  • Casa di Produzione: Mubi, Les Films Pelléas, Razor Film Produktion, Arte France Cinéma, Bayerischer Rundfunk
  • Data di uscita: 20/05/2022 (Cannes), 05/10/2022 (Francia), 08/12/2022 (Germania), 12/01/2023 (Italia)
  • Durata: 112 minuti
  • Paese: Francia, Germania
  • Lingua: Francese

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