Cinema

Gigi La Legge

Gaia Apicella

Il 9 Febbraio 2023 è arrivato al cinema Gigi La Legge di Alessandro Comodin, un film distribuito da Okta Film, coprodotto tra Italia, Francia e Belgio.
Presentato in anteprima al Festival di Locarno, l’opera racconta la storia di un vigile di nome Gigi (Pier Luigi Mecchia), che lavora in campagna, dove non succede mai niente di nuovo.
Un giorno, però, avviene il suicidio di una ragazza, che decide di compiere l’estremo gesto buttandosi sotto un treno; non è la prima volta che avviene. È così che ha inizio un’indagine che cerca di trovare una spiegazione alla serie di suicidi che avvengono in questa provincia strana, che sembra sospesa tra realtà e fantasia.
Nel privato il poliziotto ha un giardino come proprio luogo di rifugio, dal quale è letteralmente affascinato, ed è una persona particolarmente coinvolta dalle donne.

Raccontato così sembra abbastanza interessante, purtroppo però il film si distacca abbastanza presto dalla trama di base del suicidio, per soffermarsi sul protagonista e i suoi viaggi, e lo fa attraverso l’uso di un linguaggio che oscilla tra il documentario, mescolando momenti di realtà e di fantasia fino ad arrivare a non farci capire bene il tempo delle vicende, e la commedia, facendo diventare il tutto quasi onirico e piacevole; quasi perché non arriviamo mai completamente a perderci in un “mondo altro” o ad approfondire l’interiorità dell’uomo, ma rimaniamo sempre in uno strato più approssimativo.
Anche dal punto di vista tecnico troviamo uno stile semplice, basato sulla macchina da presa che segue il protagonista in modo piatto, contrapposta ad un uso interessante della voce fuoricampo che sarà il leitmotiv di tutta l’opera.

Il distaccarsi dalla trama può non essere un problema se viene colmato con altri aspetti; qui però non si verifica nulla di tutto ciò, e anzi l’altro difetto è che anche nella parte riguardante il privato e la storia di Gigi cade un po’ tutto quello che ci viene presentato. Ad esempio, quel giardino che viene definito come un suo rifugio importante ritorna nel film ma non viene analizzato, e in questo modo il racconto rimane superficiale, tenendoci sì attaccati allo schermo ma alla fine facendoci anche chiedere chiedere “cosa abbiamo davvero visto”.

Altra critica, sempre riguardante il racconto e collegabile al discorso trama, è che a un certo punto il vigile si fissa con il testimone del suicidio, sospettandolo e cercando apparentemente di seguirlo, e poi a un certo punto se lo ritrova nel suo giardino, svolta che poteva essere interessante, ma che poi viene mollata e non più trattata per passare ad altre tematiche.

Probabilmente l’idea del regista era soffermarsi sulla vita di Gigi, creandoci un vero e proprio ritratto, vario e ricco di sfumature, in cui si riflette anche sulla lentezza che contamina quel paesino, sulla voglia del protagonista di provarci con una collega, sull’esplorazione del quotidiano così com’è, sulle sue fissazioni; questo intento è interessante e poteva riuscire meglio se contestualizzato e unito alla trama di base, ma non può assolutamente essere una giustificazione per distaccarsi così tanto da come viene presentata l’opera.

Insomma, siamo di fronte ad un film minimalista, che sicuramente ha degli aspetti nobili che il regista potrebbe coltivare in un’opera futura, ma che non soddisfa le aspettative.


  • Diretto da: Alessandro Comodin
  • Prodotto da: Paolo Benzi, Pierre-Olivier Bardet, Hélène Le Cœur, Alice Lemaire, Sébastien Andres
  • Fotografia di: Tristan Bordmann
  • Montato da: João Nicolau
  • Distribuito da: OKTA FIlm (Italia)
  • Casa di Produzione: OKTA Film, Idéale Audience, Michigan Films
  • Data di uscita: 09/02/2023
  • Durata: 102 minuti
  • Paese: Italia, Francia, Belgio
  • Lingua: Italiano

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