Cinema

In Sala. Reversal – La fuga è solo l’inizio

Cristina Lucarelli

Un rape & revenge senza infamia e senza lode segna il debutto del regista messicano José Manuel Cravioto.

 

Il messicano José Manuel Cravioto è un regista agli esordi e, sebbene tale, compie una scelta ardua nel presentarsi al pubblico: sul suo biglietto da visita c’è stampato su “B-Movie” a caratteri cubitali, accompagnato dalla dicitura “Rape & Revenge film”. E di questo si tratta: Reversal – La fuga è solo l’inizio è un racconto di vendetta, decisamente non perfetto, ma nemmeno troppo male.

Eva (Tina Ivlev) è tenuta prigioniera, legata ad uno sporco materasso, stuprata in uno scantinato. La ragazza non ha però dimenticato la sua vita precedente, quando aveva un ragazzo, degli amici ed era felice. Ha così un piano per fuggire e una volta liberatasi dal suo carceriere, capisce di non essere l’unica donna in quelle condizioni. Prende così in ostaggio l’uomo che l’ha imprigionata e durante la notte lo condurrà a liberare le altre vittime, scoprendo però che la situazione è molto peggiore di quello che avesse potuto immaginare…

La vendetta, anzi, la costrizione alla vendetta tiene in mano le doppie fila della trama aiutando così a giustificare una serie di omicidi e torture, momenti spietati e soddisfazione spettatoriale servita a mini-porzioni. Sebbene il plot abbia un po’ l’odore stantio del “risaputo” – la vittima che si ribella al carnefice, la donna che si vendica dai maltrattamenti maschili, il martire che si trasforma nel seviziatore -, la pellicola procede quasi di corsa, gridando disperazione attraverso il viso della Ivlev, rabbiosa e di poche parole, ma abilissima comunicatrice di un inferno viscido, del disagio, della paura della morte, dello sfruttamento sessuale. Reversal è girato sapientemente, la fotografia è sporca quanto basta, oscura e con inquadrature sghembe, il montaggio è ardito, l’interpretazione è fisica: purtroppo, però, le lacune della sceneggiatura sono evidente e certe falle non possono essere supplite dai “colpi di scena” promessi dalla pubblicità del film. Reversal è dunque un film di genere, certo ben fatto, ma nulla di più. Con i suoi errori e con le sue trovate migliori, è ciò che serviva a Cravioto per mettere piede nel mondo del cinema che conta e lui lo fa giocandosi la carta della violenza e strutturando un lavoro di un certo ritmo.


Dettagli

  • Titolo originale: Bound to Vengeance
  • Regia: José Manuel Cravioto
  • Fotografia: Byron Werner
  • Musiche: Simon Boswell
  • Cast: Richard Tyson, Amy Okuda, Tina Ivlev, Bianca Malinowski, Fiorella García, Stephanie Charles, Dustin Quick, Vivan Dugré, Ric Sarabia, Scott Vance, Nihan Gur
  • Sceneggiatura: Rock Shaink

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