Cinema

Pelé

Cristina Lucarelli

I semi-sconosciuti fratelli statunitensi Zimbalist dirigono un biopic sul dio brasiliano del calcio fra una regia discreta, fatti realmente accaduti e qualche romanzata di troppo.

“O Rey” arriva al cinema grazie al lavoro di due documentaristi americani: Jeff e Michael Zimbalist che però non si pongono come ultimo fine quello di narrare la vita di Edson Arantes do Nascimento – meglio conosciuto come il Pelé che dà il titolo alla pellicola -, ma anche e soprattutto mettere davanti alla macchina da presa la verità dolorosa di una nazione come il Brasile. Il Brasile mostrato è quello che si divide tra favelas e hotel di lusso, mondanità e miseria, all’oscuro di qualsiasi via di mezzo e che ha visto nel calcio l’opportunità di riscatto nei confronti dei paesi più agiati. Il calcio diventa così materia incandescente e di forte presa popolare su cui lavorare in maniera quasi spensierata, snaturando però la stessa fonte ispiratrice.

Pelé racconta, dunque, di quella leggenda del futebol che da semplice ragazzo di strada raggiunse la gloria, appena diciassettenne, trascinando la nazionale brasiliana alla vittoria del suo primo mondiale nel 1958 e diventando poi il più grande calciatore di tutti i tempi. Un’infanzia difficile, la povertà che attanaglia, arabona, samba, ginga e goal… il gioco acrobatico, poetico, poco ortodosso per aspirare alla grandezza e trascinare un intero popolo al cambiamento.

Il film dei semi-sconosciuti fratelli Zimbalist si fa guardare piacevolmente, così confezionato in una regia sufficientemente gradevole, semplice, senza scintille. Sicuramente divertente per ogni appassionato di calcio, sebbene emergano numerosi stereotipi e ci si allontani non poco dalla verità di O Rey. La stella verdeoro è interpretata da Leonardo Lima Carvalho e Kevin de Paula, senza troppo coinvolgimento emotivo, sprofondando dolorosamente nella routine. Un’agiografia comunque lineare e diretta, così come la stessa rivalità tra Pelé e Altafini.

Ciò che soffoca il film Pelé è una retorica continua, appesantita da un’ampollosa celebrazione del calciatore senza mai un minimo di dubbio sulla leggenda, che renderebbe il racconto più umano e meno laudativo. Un lato indubbiamente positivo del biopic è l’approfondimento del rapporto tra Pelé ed i suoi genitori, di cui necessita una menzione speciale quello con il padre (interpretato in modo toccante dall’attore carioca Seu Jorge), raffigurato come una vera e propria guida spirituale per il figlio. Se tale beneficio di profondità avesse toccato le corde di tutta la sceneggiatura, probabilmente il risultato finale sarebbe stato molto più che accattivante.


Dettagli

  • Titolo originale: Pelé: Birth of a Legend
  • Regia: Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist
  • Anno di Uscita: 2016
  • Genere: Biografico
  • Fotografia: Matthew Libatique
  • Musiche: A.R. Rahman
  • Costumi: Inês Salgado
  • Produzione: USA
  • Cast: Kevin de Paula, Leonardo Lima Carvalho, Diego Boneta, Vincent D'Onofrio,Rodrigo Santoro
  • Sceneggiatura: Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist

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