Cinema

In Sala. Taken 3 – L’ora della vendetta

Vincenzo De Divitiis

L’ormai celebre set di abilità del Bryan Mills di Liam Neeson stavolta servirà a salvarlo da un’accusa di omicidio. 

 

Da ormai più di vent’anni Luc Besson accompagna la sua attività principale di regista e sceneggiatore a quella di produttore di svariati film, per lo più di genere, diretti da giovani registi che in alcuni casi hanno un passato come suoi collaboratori, come il suo ex direttore della fotografia Pierre Morel. Quest’ultimo, dopo aver diretto una pellicola divenuta cult tra gli appassionati come Banlieu 13, nel 2008 ha dato inizio alla saga di Taken, giunta ormai al terzo capitolo e premiata da un positivo riscontro di pubblico e di critica. Anche questa volta, come avvenuto nel capitolo centrale, il terzo episodio, intitolato Taken 3 – L’ora della verità, vede alla regia Olivier Megaton il quale riesce a mettere su un action thriller che si cataloga come il migliore della serie, grazie al suo alto tasso di suspense e azione e una vicenda traboccante di colpi scena.

Bryan Mills (Liam Neeson), è un ex agente della CIA che si gode la pensione dedicandosi alla figlia, Kim (Maggie Grace), e a Lenore (Famke Janseen), la sua ex moglie con la quel i rapporti pare stiano ritornando quelli dei tempi migliori. Questo genera il disappunto dell’attuale compagno della donna, Stuart (Dougray Scott), che chiede a Bryan di non andarla a trovare per un po’ di tempo. Ma quando il giorno successivo il protagonista si reca a casa della donna, la trova morta sul letto e le accuse ricadono tutte su di lui che da quel momento in poi è costretto a scappare e trovare le prove della sua innocenza.

Dalle prime battute Megaton sembra volersi affidare a una struttura già consolidata, con il centro dell’attenzione che si sposta sulla famiglia, sul rapporto tra Bryan e la figlia e il riavvicinamento tra gli ex coniugi. Ma appunto, sembra. Il grande merito del regista, infatti, è quello di arricchire la scarna schematicità  dei film precedenti, nei quali non si andava oltre la banale contrapposizione tra bene e male e il classico tema della vendetta, con dinamiche molto vicine ad un giallo. E così i soliti spettacolari inseguimenti automobilistici, i duelli corpo a corpo e le sparatorie vengono intervallate da lunghe sequenze nelle quali a farla da padrona sono cimici per intercettare le conversazioni, GPS e dispositivi vari con cui Bryan cerca le prove della sua estraneità ai fatti. Tale intreccio risulta vincente per quasi tutta la sua durata, ad eccezione della parte centrale che risulta a tratti ridondante e con qualche ingenuità di troppo. Il vero punto debole, tuttavia, risiede in un cast che, oltre all’ottimo Neeson, non esprime grandi interpretazioni, su tutti i più che impalpabili Scott e Forest Whitaker (nei panni del detective Dotzler).


Dettagli

  • Titolo originale: Taken 3
  • Regia: Olivier Megaton
  • Fotografia: Eric Kress
  • Musiche: Nathaniel Méchaly
  • Cast: Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Forest Whitaker, Dougray Scott, Don Harvey, Leland Orser
  • Sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen

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