Cinema

In Sala. Parker

Pasquale Parisi

Le pagine del defunto romanziere Donald E. Westlake lette dal regista Taylor Hackford producono un inspido film d’azione con l’inglese Jason Statham.

Quando si parla di cinema d’azione, in particolare se virato in qualche modo verso i toni più caciaroni, il nome di Jason Statham è una sicurezza. Da questo assunto potrebbe derivare la constatazione che, provando invece a far qualcosa di leggermente diverso, il risultato potrebbe non essere altrettanto scontato. Difficile, però, dare la colpa all’attore inglese: è proprio Parker a prendere baldanzosamente in più punti direzioni che sembrano poi imboccate senza troppa convinzione, prospettando a varie riprese situazioni non prive di potenziale, ma che si risolvono sempre in maniera un po’ insipida.

Incentrato su uno dei protagonisti ricorrenti dei romanzi di Donald E. Westlake (riprendendo, in particolare, le vicende di Flashfire: fuoco a volontà) e diretto da Taylor Hackford, Parker parte da una situazione decisamente trita (complice anche il fatto che il mondo del cinema abbia attinto a più riprese dall’opera di Westlake prima che la morte dello scrittore non permettesse di eseguire un adattamento più diretto), cioè quella del criminale tradito dai compagni di merende (capeggiati dal convincente Michael Chiklis): tra le regole del proprio codice il Parker del titolo tiene in particolare riguardo la vendetta, alla quale non rinuncerà nemmeno dopo aver appreso dei legami dei propri obiettivi con potentissimi personaggi del mondo criminale.

Portato dalle vicende in quel di Palm Beach, Parker organizza il proprio contrattacco fingendosi un ricco texano (dall’improbabilissimo accento, purtroppo perduto nel doppiaggio italiano) interessato all’acquisto di un’abitazione, e incrocia la vita travagliata dell’agente immobiliare Leslie (una Jennifer Lopez meno scadente del solito) con la quale nasce presto una certa chimica. Ma Parker è, in fondo, fedele alla compagna Claire (Emma Booth), rendendo superfluo e tendenzialmente poco interessante lo pseudo-triangolo che si viene a creare in una lunghissima parte centrale che costringe Statham ad immergersi in atmosfere che gli si confanno poco, l’azione ad abbandonare preziose decine di minuti di proiezione e, in generale, il film a perdere coesione: tanto è vero che, quando la recupera, quasi non si sa cosa farsene delle sbrigative colluttazioni dalla iperviolenza posticcia di un prodotto che, quasi più che nel “brutto”, finisce per scivolare verso l’”inutile”.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Taylor Hackford
  • Fotografia: J. Michael Muro
  • Musiche: David Buckley
  • Cast: Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Clifton Collins Jr., Bobby Cannavale, Emma Boothe
  • Sceneggiatura: John J. McLaughlin

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