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Consigli: Your Father Was Born A 100 Year Old, And So Was The Nakba

Gaia Apicella

Oggi mi parlo del cortometraggio del 2017 Your Father Was Born A 100 Years Old, And So Was The Nakba di Razan AlSalah. Esso ha una durata di 7 minuti ed è presente nel programma intitolato For a Free Palestine: Films by Palestinian Women, realizzato dal progetto di streaming gratuito Another Screen, piattaforma creata dalla rivista Another Gaze per dar voce a film rari e con lo sguardo principalmente femminile.
Si tratta di una piattaforma molto interessante che ogni settimana presenta un programma differente e quindi ci dà la possibilità di analizzare punti di vista diversi.

Il cortometraggio è divisibile in due parti: nella prima troviamo la voce narrante di una donna che si orienta all’interno della città di Haifa mentre nella seconda la stessa donna si ritrova al mare; entrambi i luoghi, però, vengono mostrati per tutta la durata del film attraverso Google Street View.
Lo spettatore si muove con la donna all’interno di questo mondo virtuale che potremmo definire anche un po’ artificiale e che rompe abbastanza con lo stile classico di visione al quale siamo abituati.
Questo aspetto di girare il cortometraggio interamente in Google Street View è interessante prima di tutto perché Razan ci fa immaginare che la voce narrante, appartenente a sua nonna – una donna profuga palestinese – riesca a ritornare ad Haifa con questo viaggio virtuale, ma anche perché mediante questa scelta stilistica e alcune linee di dialogo che vengono pronunciate nel corso del film la regista rimanda a un tema fortemente politico e di cui è necessario parlare attraverso opere cinematografiche: il colonialismo e i problemi relativi ad esso, tra cui la sofferenza, la scomparsa di luoghi e persone e l’impossibilità di ricongiungersi con quel mondo a cui si appartiene.
Grazie alla voce narrante e alla scelta di utilizzare un mezzo così limitato come Google Street View, che non fa entrare in alcuni posti visibili sulla mappa, non fa distinguere tutte le persone e ovviamente non permette una visione in tempo reale della città, la regista riesce a rappresentare tutta la prima generazione di rifugiati, il loro stato emotivo, e descrivere tutte le conseguenze del colonialismo che sono rappresentate dalla perdita, dall’ingiustizia e dalla distanza, aspetti che hanno toccato ogni vittima.

Your Father Was Born A 100 Years Old, And So Was The Nakba è un cortometraggio toccante, di impatto, che ci mostra come il colonialismo debba essere superato per raggiungere un mondo più pacifico, libero per i diritti di ogni essere umano e giusto, e come invece tutto quello che è successo in passato ha causato inevitabilmente sofferenze e ingiustizie.
Un problema ancora oggi fortemente attuale, come gli ultimi scontri in questo periodo tra Israele e Palestina ci mostrano.



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