Cinema Il Film della Settimana

Ad Astra

Gaia Apicella

Con il titolo Ad Astra, che tradotto significa verso le stelle, il regista James Gray già ci fa capire la distanza che prende dagli altri film di fantascienza recenti; infatti, pur inserendo l’elemento fantascientifico in ogni inquadratura, sviluppa ulteriori tematiche molto più profonde.

Siamo in un futuro prossimo e nello Spazio si stanno generando misteriosi picchi di energia che minacciano la Terra. Il Maggiore Roy McBride (Brad Pitt), figlio del famoso astronauta Clifford McBride (Tommy Lee Jones), viene informato che le ondate sono provenienti da Nettuno e probabilmente causate dal progetto Lima, guidato da suo padre per cercare forme di vita intelligenti e di cui non si hanno più notizie da anni. Roy accetta la missione che si dimostrerà essere difficile.

La struttura del racconto è semplice, ma mescolando la narrazione fantascientifica e quella intima Gray mostra di voler fare un lavoro più complesso. Ad Astra infatti non si ferma al viaggio nello spazio ma continua con un viaggio interiore per Roy.
La missione non è un modo per fuggire ma per scavare nella sua dimensione più intima ed emotiva attraverso l’analisi del rapporto padre-figlio e dei legami umani, che lo portano così ad indagare nel suo animo ricco di solitudine.

E il padre rispecchia tanto il figlio; entrambi infatti si trovano a dover fare i conti con quella condizione che rappresenta per loro una scelta di vita e che li ha portati a rinunciare alle persone che avevano intorno e a concentrarsi esclusivamente sul lavoro.

Tecnicamente prevalgono una colonna sonora fantastica, panoramiche e immagini eleganti ed elaborate con un viaggio nei colori passando da quelli freddi iniziali ad altri più vivaci che visivamente rendono il film un piacere per gli occhi.
Ovviamente le scene d’azione non mancano, creano tensione e velocizzano il ritmo del film che parte lentamente per poi equilibrarsi grazie alla loro presenza, rimanendo comunque lento.

Esse però non sono al centro della narrazione, ma vengono utilizzate per permettere a Roy di sviscerare ogni sua singola parte e di mostrarci il suo dolore, ritrovandosi così a confrontarsi con il passato.
Egli però riesce a comprendere i suoi errori e a cambiare il suo atteggiamento per migliorare la propria vita solo dopo aver trovato il padre che rappresenta una copia del protagonista.

Sia i temi filosofici che le parti d’avventura vengono equilibrati benissimo da Gray. Il regista per affrontare queste tematiche così profonde e per sviluppare una vicenda così singolare, è partito dalla famosa citazione: “Esistono due possibilità: o siamo soli nell’universo, o non lo siamo. Entrambe sono terrificanti” di Arthur C. Clarke, autore di 2001: Odissea nello spazio.

Ottima anche la prova attoriale di Brad Pitt in questo ruolo così particolare, diverso dalle sue solite interpretazioni e complicato perché si tratta di un uomo che fin dall’inizio appare calmo, freddo e controllato, e solo dopo inizia a sentire tutto il peso emotivo delle sensazioni interiori ma anche i problemi fisici dell’avventura che si trova ad affrontare da solo.
Il ruolo così personale sicuramente è dovuto anche al fatto che Brad Pitt ha contribuito alla produzione di Ad Astra, infatti lo vediamo presente in ogni scena, e anche quando non c’è fisicamente sentiamo la sua voce fuori campo.

Certamente il personaggio di Roy poteva essere caratterizzato meglio ed essere presente di meno con la voce fuori campo che alcune volte sembra spiegare troppo ed essere un po’ esagerata, ma nonostante questi difetti, il film merita la visione.


  • Diretto da: James Gray
  • Prodotto da: Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, James Gray, Anthony Katagas, Rodrigo Teixeira, Amon Milchan
  • Scritto da: James Gray, Ethan Gross
  • Protagonisti: Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler, Donald Sutherland
  • Musiche di: Max Richter
  • Fotografia di: Hoyte van Hoytema
  • Montato da: John Axelrad, Lee Haugen
  • Distribuito da: Walt Disney Studios Motion Pictures
  • Casa di Produzione: 20th Century Fox, Regency Enterprises, Bona Film Group, New Regency, Plan B Entertainment, RT Features, Keep Your Head Productions, MadRiver Pictures, TSG Entertainment
  • Data di uscita: 29/08/2019 (Venezia), 20/09/2019 (Stati Uniti), 26/09/2019 (Italia)
  • Durata: 124 minuti
  • Paese: Stati Uniti
  • Lingua: Inglese
  • Budget: 80-100 milioni di dollari

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti