Libri

Più libri Più liberi. Tanto successo, Zero-calcare

Roberta Iadevaia

Il noto vignettista Zerocalcare fra i protagonisti della Fiera nazionale della piccola e media editoria

All’ultima giornata di Più libri Più liberi non poteva mancare Michele Rech, meglio conosciuto come Zerocalcare, il fumettista italiano più richiesto del momento.

Classe 1983, Zero si è formato negli spazi occupati della capitale, collaborando con numerose zine di controcultura e illustrando innumerevoli locandine e copertine di artisti punk e hardcore. Ma la vera “popolarità” arriva con il suo blog in cui pubblica periodicamente brevi storie autobiografiche a fumetti diffondendo così un genere non molto conosciuto in Italia. Il blog riceve così tante visualizzazioni da dover confluire in un sito vero e proprio (www.zerocalcare.it) e si aggiudica il premio Macchianera Award 2012 come Miglior disegnatore-vignettista e una nomination per Miglior Webcomic al Comicon 2012. Brevi, di facile lettura, le sue vignette sprigionano empatia fin dalla prima didascalia tanto che senza nemmeno accorgersene ci si ritrova a fare “il criceto” con la rotella del mouse. Zerocalcare ha avuto la brillante intuizione di riempire quel buco che ancora c’era attorno agli anni Novanta (e ride quando qualcuno del pubblico lo definisce “il Max Pezzali del fumetto”) e forse proprio questo è uno dei fattori che spiegano il suo successo al di là di ogni più rosea aspettativa: dal game boy ai cartoni animati, dalle serie tv alle pubblicità, l’autore riporta alla luce un passato recentissimo che ha già le sfumature malinconiche dei bei ricordi eppure riesce a non “datarli” mixandoli con intelligenza ai tempi più recenti e persino al futuro (a volte surreale, a volte onirico, a volte demenziale).

In seguito all’ottimo riscontro del web, l’autore è potuto approdare alla carta: il suo primo albo a fumetti, La profezia dell’Armadillo, affine al  blog per stile e tematiche, pubblicato nel 2011 per Edizioni Graficart (e ripubblicato nel 2012, a colori, per la Bao Publishing) conosce un tale successo che sono necessarie cinque ristampe in pochissimo tempo. Il secondo albo, Un polpo alla gola, uscito per la Bao Publishing nell’ottobre 2012 in ben tre versioni (regolare, limitata a mille copie e quella presentata in esclusiva al Lucca Comics & Games in sole 500 copie), vede esaurite le prime due tirature già in prevendita e attualmente ha superato le 40mila copie vendute.

A proposito del suo ultimo lavoro, un romanzo di formazione dalla trama lineare, maggiormente introspettivo e con meno inserimenti comici, necessari – per usare le sue parole – a “diluire i polpettoni emo” che tende a scrivere, Zero dichiara di aver voluto fare qualcosa di diverso (si tratta difatti di una storia lunga) e, a giudicare dalle vendite e dalla fila allo stand per un suo autografo (con disegno), si può dire che sia riuscito nel non facile compito di non deludere le grandi aspettative dei suoi fan e di aver per di più osato cambiare. Ma più di ogni altra cosa Zerocalcare è riuscito a raggiungere un pubblico ampio (complici l’abilità della casa editrice e il blog) e a far avvicinare al fumetto anche chi solitamente si era disinteressato a questo genere. Moda? Marketing? Forse solo l’1%. Tutto il resto è Zero.

 


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