Cinema

In Sala. Tutto può cambiare

Marina Niceforo

Keira Knightley musicista alla ricerca d’ispirazione tra le strade di New York insieme a Marc Ruffalo nel nuovo film di John Carney

 

 

 

Dopo l’acclamatissimo Once (2006), il regista irlandese John Carney torna a far parlare la musica nel suo nuovo film, Tutto può cambiare, appena uscito in Italia. Anche questa volta l’incontro tra due persone grazie alla musica segna l’inizio di una storia intensa, emozionante, e importante per i significati che porta con sé.

In un locale di New York, il produttore discografico in declino Dan (Mark Ruffalo) sente suonare la malinconica Gretta (Keira Knightley), salita sul palco per caso quella sera, e le propone di incidere un disco, sicuro del suo successo. Nelle sequenze iniziali – che ripercorrono all’indietro gli eventi dei giorni precedenti quasi come a dare senso alla casualità e alle coincidenze che hanno portato a quell’incontro – scopriamo i motivi per cui Dan è a un punto morto della sua vita personale e lavorativa, e quelli per cui Gretta è schiva e riluttante ad accettare la proposta di Dan. Nonostante tutto, però, Gretta si lascia convincere, e insieme a Dan inizia la registrazione dell’album nei luoghi più suggestivi di New York: attraverso questa esperienza, Gretta prova a superare la fine della storia con Dave (Adam Levine, il frontman dei Maroon 5), musicista a cui il successo ha dato alla testa, e Dan a recuperare il rapporto con la moglie e con la figlia quattordicenne.

Con la importante colonna sonora scritta da Gregg Alexander e la hit di Adam Levine Lost Stars, Carney assegna un posto di primo piano alla musica come strumento narrativo. Tutti i brani, la maggior parte cantati da Keira Knightley, non mancano infatti di sottolineare la profondità della storia e dei personaggi, accompagnandoli nel loro percorso di rinascita e di cambiamento. La scrittura in generale è sempre sostenuta da dialoghi improntati alla spontaneità e dalla presenza di luoghi e situazioni urban chic che fanno scintillare appunto i personaggi di verosimiglianza e passione, creando un’atmosfera a metà tra il romantico e il malinconico.

A completare la narrazione, la fotografia da Polaroid di Yaron Orbach e ovviamente le scelte di ripresa dello stesso Carney, che non disdegna le incertezze dei movimenti manuali di camera e i restringimenti di campo, così come una certa composizione articolata dei piani, per un effetto quasi indie. Tutto concorre naturalmente verso il finale ideale della storia, verso quel cambiamento e quella rinascita di cui parla il titolo (in originale Begin Again, ricominciare), dopo aver cullato con dolci note lo spettatore per tutto il tempo.

 


Dettagli

  • Titolo originale: Begin Again
  • Regia: John Carney
  • Fotografia: Yaron Orbach
  • Musiche: Gregg Alexander
  • Cast: Keira Knightley, Mark Ruffalo, James Corden, Hailee Steinfeld, Mos Def, Catherine Keener, Adam Levine,
  • Sceneggiatura: John Carney

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