Cinema Il Film della Settimana

Long Day’s Journey Into Night

Gaia Apicella

Long Day’s Journey Into Night è un film del 2018 diretto dal regista cinese Bi Gan e presentato alla 71ª edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Il protagonista della storia è Luo Hongwu (Jue Huang), il quale torna nella sua città nativa Kaili dopo essere fuggito. Qui raffiorano i vecchi ricordi dell’amico morto Wildcat (Hong-Chi Lee) e il legame misterioso con una donna, Wan Qiwen (Wei Tang), che ha amato e non ha mai dimenticato e di cui non sa più nulla. L’uomo viaggia tra presente e passato, realtà e sogno, ritrovandosi di fronte a sconvolgenti rivelazioni.

Stilisticamente il film è particolare perché può essere diviso in due parti completamente differenti ma caratterizzate da una forte potenza visiva. Nella prima parte Bi Gan si sofferma sui ricordi del protagonista legati a un omicidio, al ritorno nella città e a una donna chiamata Wan di cui ora è alla ricerca. Questa prima parte è ricca di riflessioni sul passato e poco logica, infatti si susseguono continuamente ricordi, flussi di coscienza, flashback, emozioni, tutti elementi che vengono intrecciati per prepararci e fare da prologo alla vicenda. Nonostante la presenza di atmosfere poetiche e surreali, questa parte risulta comunque sostanzialmente pesante da guardare.

Improvvisamente tutto cambia, e capiamo di essere nella seconda parte quando Luo entra in un cinema, mette gli occhiali 3D e compare il titolo “Long Day’s Journey Into Night”, proprio come se il film cominciasse in quel momento; inizia così un lunghissimo piano sequenza che con l’uso del 3D segue il protagonista nel suo viaggio attraverso la notte per trovare Wan, azione rappresentata in modo più reale ma che mantiene sempre l’essenza del sogno con tinte ancora più oscure e misteriose rispetto all’inizio.

Durante il film anche il ritmo cambia, si parte da una lentezza estrema nella prima parte, per passare poi alla seconda che con la tecnica diversa sembra prevalere sulla prima, attraendo e affascinando maggiormente lo spettatore.

Long Day’s Journey Into Night ha costantemente colori scuri e atmosfere enigmatiche ricche di buio che mantengono lo spettatore attaccato allo schermo pur non facendo capire chiaramente se ciò che avviene è realtà o fantasia del protagonista. e soprattutto mescolando diversi piani temporali. Purtroppo la narrazione è spesso debole; ci perdiamo infatti con Luo nel suo viaggio tra realtà, memoria e sogni, tre mondi intriganti che però dovevano essere approfonditi diversamente, difatti sono stati inseriti così tanti dettagli interessanti che vengono danneggiati dal virtuosismo tecnico.

Ed è l’estetica caratterizzata dal gioco originale e insolito che il regista crea con la tecnica il vero punto di forza del film, un noir mescolato al drammatico in cui il sentimento dominante è la nostalgia e capace di emozionare chi lo guarda.

Nonostante i difetti narrativi forti, il regista attraverso immagini tanto ingannevoli quanto eleganti, realizza un’opera visivamente precisa ed elaborata, un vero e proprio piacere per gli occhi, che merita la visione.


  • Diretto da: Bi Gan
  • Prodotto da: Shan Zuolong
  • Scritto da: Bi Gan
  • Protagonisti: Tang Wei, Huang Jue
  • Musiche di: Lim Giong, Point Hsu
  • Fotografia di: Yao Hung-I, Dong Jinsong, David Chizallet
  • Montato da: Qin Yanan
  • Distribuito da: Kino Lorber (USA)
  • Casa di Produzione: Zhejiang Huace Film & TV, Dangmai Films, Huace Pictures
  • Data di uscita: 15/05/2018 (Cannes), 31/12/2018 (Cina), 12/04/2019 (USA)
  • Durata: 110 minuti
  • Paese: Cina
  • Lingua: Cinese mandarino

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