Arti Performative

Lina Sastri – Appunti di viaggio

Marcella Santomassimo

Non uno spettacolo teatrale, non un concerto. In Appunti di viaggio l’artista partenopea ripercorre le tappe della sua carriera, un “viaggio” che attraversa la città partenopea e la musica, le parole di chi l’ha vissuta.

Un palcoscenico all’aperto, grandi alberi che aspirano al cielo coprono la luna, il rumore delle onde del mare è un suono troppo lontano. Il parco Antonio De Curtis di Formia si colora d’arte e si fa luogo d’incontro con Lina Sastri. Non uno spettacolo teatrale, non un concerto. In Appunti di viaggio l’artista partenopea ripercorre le tappe della sua carriera, “‘na brutta parola”, ci tiene a sottolineare, che preferisce sostituire con “viaggio”. Il racconto della sua vita lavorativa, e in alcuni momenti anche personale, s’intreccia con Napoli, con le canzoni napoletane, con le parole di Filumena Marturano e quelle di Annamaria Ortese. Le note musicali si uniscono alla prosa spontaneamente, quasi per magia, come se avessero bisogno l’una dell’altra per sopravvivere. Carica di sensualità e passione popolare la Sastri domina in maniera naturale il palcoscenico, l’unico luogo – confessa – dove tanti anni prima le era sembrato si potesse essere finalmente liberi. Sa come sfiorare l’animo delle persone, leggera ma allo stesso tempo ‘ncazzosa, racchiude in sé il mistero di quella Napoli contraddittoria, e come una sirena ammalia, difficile distogliere lo sguardo. Alla sua voce roca, calda e straziante fa da eco il canto meraviglioso di sua madre Ninetta, cui l’attrice ha dedicato un piccolo libricino e un monologo teatrale, che fece in tempo a registrare prima che una malattia la portasse via, e che ritorna volutamente durante la serata, nei suoi spettacoli precedenti, nella sua vita. Altre costanti attraversano il racconto: l’amore, senza il quale tutto è inutile; e il mare, elemento naturale, allo stesso modo dell’amore, rassicurante e impietoso, una sorta di alter ego, di anima gemella, di sublime verso il quale tendere, una manifestazione del divino, altra presenza importante nella vita dell’artista.

Per chi conosce già il teatro della Sastri, Appunti di viaggio, seppur ricco di momenti di assoluta spontaneità, potrebbe apparire un collage di lavori precedenti ma fin dall’inizio l’atmosfera che l’attrice riesce a creare è ben diversa, calda e confidenziale, e le confessioni già fatte si spogliano di quella veste teatrale, sempre tesa tra reale ed irreale, per rivestirsi di una luce di assoluta verità. Chi invece ha avuto la sensibilità di incontrarla per la prima volta difficilmente la dimenticherà. La forza di Lina Sastri risiede nella bellezza, della sua arte e del suo cuore. Lo spettacolo è finito, la gente si è alzata in piedi per applaudire, le luci si spengono, resta il mare.


Dettagli

  • Titolo originale: Appunti di viaggio

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