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Ritratti di Poesia 2014 – Un riepilogo

Roberta Iadevaia

Ritratti di Poesia 2014: un lungo viaggio tra i mille volti della poesia contemporanea italiana e internazionale.

In che stato è la poesia contemporanea? A giudicare dalla ottava edizione di Ritratti di Poesia, svoltasi il 12 Febbraio nel Tempio di Adriano a Roma, si direbbe che essa scoppi di salute.

Ne è una dimostrazione – oltre la grande affluenza di pubblico – il fatto che per esaurire l’intero programma la rassegna sia durata un’ora oltre il tempo previsto, e nonostante i ritmi serratissimi. Benché positivi, questi dati fanno sorgere anche seri interrogativi circa l’impegno che il nostro Paese riserva alla cultura. E non fa certo piacere che il Presidente della Fondazione Roma Emmanuele F.M. Emanuele debba considerare le sue idee circa i futuri sviluppi della rassegna (maggiore interazione con il pubblico, l’inserimento di concerti e la possibilità di avere più giorni a disposizione) delle “speranze” di difficile attuazione a causa delle carenze economiche.

Al di là di ciò, Ritratti di Poesia è stato un evento ben riuscito, soprattutto per l’attenzione riservata al pubblico giovanile, e per la varietà e la qualità delle proposte.

Numerosi infatti i ragazzi presenti, specie nella prima parte, in cui alcuni studenti dei Licei romani hanno riportato le proprie considerazioni circa il ciclo di incontri con i poeti Valerio Magrelli, Elio Pecora e Lidia Riviello. Ciò che ne è emerso è un interesse sempre maggiore dei ragazzi verso la poesia intesa non come mero oggetto di studio ma come vera e propria necessità. Rilevante anche la presenza dei giovani dall’altro lato del palco, tra i quali si sono distinti la giovanissima Evelina De Signoribus, il poliglotta Omar Ghiani e i Poeti der Trullo, assenti “per scelta” e introdotti dal poeta e performer Lello Voce, le cui opere sono state interpretate dagli studenti dell’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma.

A proposito di performance, non sono mancati esempi di action poetry, come quelle realizzate dallo stesso Voce, che ha eseguito Piccola Cucina Cannibale e il Lai del ragionare lento, oppure quelle di Tiziana Cera Rosco, che ha esordito con una lirica dedicata alla grande poetessa Amelia Rosselli, scomparsa l’11 febbraio del 1996; o, ancora, lo spettacolo (forse un po’ troppo lungo) ispirato alla vita di Edith Piaf a cura di Marina Benedetto. Ad alimentare ulteriormente la varietà delle proposte vi sono state poi le recensioni a fumetti di Marco Petrella, vere e proprie riletture di poesie e romanzi classici e contemporanei eseguiti dal suo alter ego di carta Arturo il libraio, e lo spazio dedicato a Ritratti di poesia 140, il contest indetto su Twitter, vinto da Francesca Perlini, già finalista al Premio “Poesia di strada” 2013.

Durante l’evento sono stati poi consegnati altri due importanti premi: il Premio Fondazione Roma, assegnato al poeta Giampiero Neri per la sua poetica incentrata sulla minuziosa osservazione della realtà e le acute analogie tra “teatro naturale” e condizione umana e la prima edizione del Premio Internazionale Fondazione Roma al poeta polacco candidato al Nobel Adam Zagajewski; in entrambe le occasioni le poesie sono state magistralmente interpretate dall’attore Ugo Pagliai.

Si sono poi alternati sul palco poeti di diversa nazionalità: la russa Anna Belozorovitch – autrice tra l’altro di un romanzo di versi; la polacca Barbara Serdakowski con le sue poesie scritte in ben cinque lingue; la brasiliana Marcia Teophilo e le sue memorie dell’Amazzonia; il vietnamita Nguyen Chi-Trung, disinvolto tanto con la sua lingua madre quanto con quella tedesca; il cileno Santiago Elordi, autore di una originale lettera alla regina dl’Inghilterra; la francese Nathalie Riera e la sua “poesia vegetale”; il marocchino Mohammed El Amraoui, anch’egli perfettamente bilingue (arabo e francese) e il cinese Yang Lian, esule dal 1989.

Ampio spazio è stato riservato agli autori italiani, da Annamaria Armenante a Mario Guadalupi, i cui versi sono stati declamati da una cantante lirica; da Pierluigi Cappello (in collegamento Skype) a Gian Mario Villalta, entrambi vincitori del Premio Viareggio. E poi ancora Mia Lecomte, Plinio Perilli, Zingonia Zingone, Laura Pugno, Bianca Tarozzi, Mario Benedetti e Biancamaria Frabotta.

Nel ricchissimo programma della rassegna hanno trovato posto anche recenti realtà editoriali quali la Samuele editore di Pordenone; le riviste di poesia Testo a fronte, diretta e fondata dal grande poeta e traduttore Franco Buffoni; e Viva, “una rivista in carne e ossa” in quanto composta letteralmente da un gruppo di lettura, co-fondata da Claudio Damiani.

Come si può notare, i ritratti di poesia che sono emersi dalla lunga giornata romana sono ibridi e mutevoli, fortemente legati all’identità e alla memoria ma al tempo stesso fondati su un plurilinguismo, sia materiale che concettuale, che acutizza la vista del poeta e quindi la sua capacità di nominare – e dunque conoscere – la realtà; ecco perché la poesia, lungi dallo sparire, è oggi più che mai presente e necessaria.



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