Cinema

Paperman

Fausto Vernazzani

Nella New York del primo Novecento i messaggi viaggiano sul vento sotto forma di centinaia di aeroplanini di carta

La creatività non la puoi pesare con una bilancia, non è misurabile come la farina o lo zucchero, non si può relegarla ad un reparto già stabilito nell’ordine dei mestieri dell’uomo: è pittura, scultura, scrittura, cinema, è, insomma, arte? Creare è un’operazione che contraddistingue ogni singola azione dell’uomo che lo porta verso un’elevazione, una spinta verso il progresso capace di prendere qualsiasi forma. La tecnologia necessità di grande immaginazione, la scienza parte dai fatti, ma si sporge dalla ringhiera grazie al fiuto mentale di quegli uomini che sanno come muoversi sui binari invisibili. E il cinema non è certo fatto solo d’aria, così come l’arte non nasce solo dal nulla e la sua bellezza spesso deve molto all’elettricità ed a tutto ciò che si muove per suo tramite.

E’ un preambolo che trovo necessario dovendo parlare del cortometraggio Disney diretto da John Kahrs, prefazione dell’ottimo film d’esordio di Rich Moore, Ralph Spaccatutto, poiché la genesi di Paperman nasce proprio dal desiderio di voler sperimentare cose nuove. Novità è sfruttare l’animazione in CGI insieme con la forza espressiva dell’animazione cosiddetta “tradizionale”, il 2D che invoglia le persone a sognar tempi lontani, quasi a dar retta a chi sosteneva che i desideri sono già ricordi. In pochi minuti il Cinema può aprire le proprie ali, più alla svelta di chi ne necessita 90 o 100, ma con le stesse potenzialità. John Kahrs è rapido e vola a favor di vento come gli aeroplanini di carta costruiti dal protagonista del suo cortometraggio.

Il Paperman del titolo è un giovanotto della New York di primo Novecento, sperduto e rimpicciolito dagli immensi grattacieli, muri eretti a far da divisori, guardie che impediscono gli incontri. Non è così per il nostro eroe, deciso a rincontrare la ragazza su cui s’è imbattuto aspettando il treno, affidandosi alle sue scartoffie usate come aeroplanini/messaggio per la sua bella, spuntata ad una finestra dall’altra parte della strada. Cosa deciderà il vento, il destino o entrambe le cose, non si saprà se non dopo poco, ma quel che è certo è che la Disney, adottata dall’allievo più forte del maestro, la Pixar, ha realizzato un minuscolo capolavoro già incastonato nei cuori di tutti gli spettatori. 


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: John Kahrs
  • Fotografia: /
  • Musiche: Christophe Beck
  • Cast: John Kahrs, Jeff Turley, Kari Wahlgren
  • Sceneggiatura: Clio Chang, Kendelle Hoyer

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