Cinema

Ernest e Celestine

Fausto Vernazzani

Daniel Pennac scrive per lo schermo la dolce storia d’un orso e di una topolina uniti da un’amicizia più forte dei racconti

Scivola giù qualche goccia dal pennello quando s’inizia a dipingere s’un foglio bianco di carta, casca giù e si espande mentre il pennello guizza da una parte all’altra cercando le sue forme, concentrandosi sull’essenziale che pian piano si allarga assorbendo quel poco di liquido impossibile da asciugare in precedenza. Poco importa quando l’interesse casca sul sentimento trasmesso dalle figure, dai suoni che emanano con i loro colori ribelli evasi dai contorni a cui son stati predestinati. Celestine è una goccia di colore incapace di sopportare com’è stato disegnato il mondo, non le interessa se la Grigia le racconta della topolina mangiata dal grande Orso Cattivo, lei è un piccolo roditore capace di disegnar da sola la sua storia, come fa ogni giorno con il suo piccolo album.

Le parole le escono fuori con coraggio, dolci e fluide come le scritture di Daniel Pennac, sceneggiatore dei suoi discorsi e delle sue azioni, come anche di quelle di Ernest, un grosso orso abitante della periferia, affamato ed ignorato dai suoi simili, troppo persi nelle meccaniche del guadagno. Cosa succederebbe se una topina destinata a raccoglier denti da sotto i cuscini dovesse incontrare il famigerato orso cattivo? Verrebbe ingoiata come le storie di paura vogliono o accolta come la matita di Celestine ha sempre disegnato? Distribuito dalla Sacher Film, Ernest et Celestine chiude l’anno con molto zucchero e tanta maestria, un film franco-belga che vi farà cascare innamorati per i due grossi e piccoli protagonisti, per i fiumi di topi e per i cuccioli d’orso amanti dei marshmallow.

Diretto da Stéphan Aubier e Vincent Patar, il duo del grande successo Panique au Village, insieme a Benjamin Renner, la storia dell’Orso e della dolce topolina è l’incontro di due anime fuori dal mondo precostituito, forti nel cuore e nell’immaginazione al punto da esser capaci di rompere le regole per vivere secondo la loro storia. Una fiaba sulla diversità? Forse, ma chi ha amore a sufficienza per il mondo, sa che le cose belle non hanno una categoria in cui possono esser incasellate, Ernest et Celestine è una storia d’amore tra due creature che non conoscono barriere, ma solo l’innata capacità di poter decidere da sé cos’è oro e cosa non lo è. Un film che più che insegnare, decide di accarezzare lo spettatore, tra le dolci note del canto finale e le bellissime immagini tratte da Gabrielle Vincent grazie alla penna dell’ottimo Pennac.


Dettagli

  • Titolo originale: Ernest et Celestine
  • Regia: Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner
  • Fotografia: /
  • Musiche: Gabrielle Vincent
  • Cast: Paulibe Brunner/Alba Rohrwacher, Lambert Wilson/Claudio Bisio
  • Sceneggiatura: Daniel Pennac

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