Arti Visive

Un anno di arte ritrovata

Gabriella Bologna

Il 2013 è stato un anno importante per i corpi di polizia impegnati a recuperare le opere trafugate, sia in Italia sia nel resto del mondo

Il 2013 è stato un buon anno per il recupero di opere d’arte trafugate. Il caso più noto è quello risalente all’inizio di novembre, quando tutta la stampa europea riprendeva la notizia del ritrovamento, in un anonimo appartamento di Monaco di Baviera, di un vero e proprio tesoro di circa 1.500 opere confiscate dai Nazisti. I capolavori d’arte “degenerata”, fra cui tele di Chagall, Picasso, Matisse, Klee (ma anche di artisti italiani come Canaletto), considerati a lungo distrutti, erano stati invece venduti dal Terzo Reich al collezionista Hildebrand Gurlitt. Il figlio Rolf Nikolaus Cornelius, che aveva ereditato il bottino,  aveva rivenduto nel corso degli anni varie opere, sulle cui tracce si era messa la polizia fino al sequestro avvenuto nel 2011 ma reso noto solo qualche settimana fa. 
 
In Italia i recuperi sono stati meno eclatanti ma di grande importanza. Di pochi giorni fa sono le notizie del ritrovamento della Veduta di Grizzana, una tela di Giorgio Morandi rubata nel 1972 a un collezionista milanese, e di un affresco di Paestum trafugato negli anni settanta e riapparso all’aeroporto di Newark nel New Jersey dopo essere stato venduto a un collezionista americano. Ancora negli anni settanta erano stati rubati alcuni dipinti del XVII secolo, ritrovati dal Nucleo di Tutela dei Carabinieri in un’abitazione romana nel mese di marzo. Qualche mese fa erano riapparsi in Baviera alcuni codici medievali  miniati spariti negli anni novanta dall’archivio arcivescovile di Torino e a gennaio era toccato a cinquanta tesori di arte sacra (calici, dipinti, ostensori, candelabri e crocifissi) provenienti da chiese di Roma e del Lazio da cui erano stati sottratti illegalmente.
Ma sono quelli dei reperti archeologici i numeri più impressionanti: non passa mese in cui non arrivi notizia di un recupero di anfore, vasellame, monete o statue trafugate dai tombaroli nel centro e sud Italia. Si parla di svariate migliaia di pezzi solo per il 2013, 80 dei quali sono stati esposti a Castel Sant’Angelo nella mostra “Capolavori dell’archeologia. Recuperi, ritrovamenti e confronti”.
 
Molte opere invece, restano ancora nelle mani di ignoti. Sono più di 5.000 quelle che i Carabinieri stanno cercando da anni, tra cui figurano alcuni capolavori. Tra i più celebri, la Natività di Caravaggio, trafugata dalla mafia da una chiesa Palermitana nel 1969, un Ecce Homo di Antonello da Messina sparito a Novara nel 1974 e la Madonna dell’orto di Giovanni Bellini rubata a Venezia nel 1993.

 

 


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