Cinema

Kiki – Consegne a domicilio

Fausto Vernazzani

Il gioiello del 1989 diretto da Hayao Miyazaki e tratto dai racconti per bambini di Eiko Kadono viene ridistribuito dalla Lucky Red nelle sale d’Italia.

La possibilità di vedere nel 2013 un film uscito in Giappone nel 1989 è una cosa bellissima per cui è d’obbligo ringraziare la Lucky Red, generosa a tal punto dall’aver intrapreso l’impresa di ri-distribuire Laputa e Il mio vicino Totoro, per poi passare a Kiki – Consegne a domicilio, quinto film da regista per il leggendario Hayao Miyazaki.

Uscito già molti anni fa in DVD per la Buena Vista, dato il rinnovato successo del nipponico premio Oscar per La città incantata, è sembrato giusto dare una nuova possibilità al pubblico italiano di riscoprire dei veri e propri gioiellini per tutta la famiglia, con un doppiaggio tutto nuovo. Kadono Eiko ne fu l’autore nel 1985, primo racconto per bambini della serie che aveva per protagonista la piccola Kiki, streghetta di 13 anni protagonista anche del film di Miyazaki.

Appena ragazzine, tutte le streghe devono sottoporsi ad un particolare rito di iniziazione: abbandonare la propria casa e cercare una città dove vivere per un anno mostrando e sfruttando il meglio delle proprie doti magiche. Il caso di Kiki (Eva Padoan) è però un po’ particolare, la sua unica abilità saper volare con la scopa e null’altro, una capacità che nella grande città affacciata sul mare scelta da lei, sembra esser sufficiente solo per lavorare come ragazza delle consegne in una piccola panetteria.

Tra tutti i film scritti e diretti da Hayao Miyazaki, Kiki è quello più infantile, ma l’intera poetica del regista è presente: dal volo all’amore per il mare, dalla spinta verso una ricerca tecnologica all’attacco alla civiltà persa nella sua moltitudine e la lotta per l’individualità. La regia non lascia nulla al caso e mostra la piccola Kiki in sintonia (anche quando ci son dei contrasti) con la natura, anatre, gatti – il suo simpatico compagno Jiji ad esempio -, mentre in difficoltà tra gli alti palazzi, impersonali e crudeli. E’ certo che non si tratta del migliore esemplare della filmografia di Hayao Miyazaki, ma anche il peggiore dei suoi film riesce a far impallidire qualunque altra produzione occidentale.

Nel 1992, tre anni dopo Kiki – Consegne a domicilio, l’amore per il volo e per l’Europa stessa – le insegne in Kiki vanno dal tedesco all’italiano – diverranno protagonisti del vero capolavoro di Miyazaki, Porco Rosso, una poesia vera e propria preceduta da una serie di racconti per bambini come Kiki e Il mio vicino Totoro, i perfetti film per l’infanzia.


Dettagli

  • Titolo originale: Majo no takkyûbin
  • Regia: Hayao Miyazaki
  • Fotografia: Shigeo Sugimura
  • Musiche: Joe Hisaishi
  • Cast: Eva Padoan, Ilaria Stagni, Roberta Pellini, Oreste Baldini, Manuel Meli
  • Sceneggiatura: Hayao Miyazaki

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