Cinema

In Sala. The Bling Ring

Valentina Esposito

Dalle pagien di cronaca al cinema con Sofia Coppola e la banda di adolescenti ossessionata dalla vita e dagli oggetti delle star

Sofia Coppola torna al cinema con The Bling Ring, amara parabola di quattro adolescenti persi nel fascino della patinata immagine del successo e della ricchezza, che li porterà a derubare le case di osannate celebrità.

Marc (Israel Broussard), Rebecca (Katie Chang), Nicky (Emma Watson) e Chloe (Claire Alys Julien) condividono la comune passione/ossessione per le griffe e la vita delle star che si trasforma in qualcosa di più: sera dopo sera cedono alla tentazione di “andare a trovare” le loro stelle preferite, dopo essersi preventivante informati tramite il web della loro assenza nelle case. Gioielli, abbigliamento, scarpe e macchine di fortuna si uniscono a serate in discoteca, foto e immediata condivisione sui social network. Un gioco di furti che li fa sentire grazie a qualche accessorio in più, sulla dolce onda del successo.

Ispirato ad un caso di cronaca realmente accaduto, la banda di ragazzi che derubò le case di star come Orlando Bloom, Paris Hilton e Lindsay Lohan e denominata “Bling Ring”, diventa oggetto di analisi sul grande schermo svelando “la perversa attrazione della società americana per le storie alla Bonny e Clyde”. E’ uno dei quattro ragazzi accusati a pronunciare questa frase che riassume in parte il senso del film della Coppola.

L’attenzione della regista americana si concentra nuovamente in quel di Los Angeles, raccontando questa volta l’altra faccia delle famose colline: se in Somewhere assistevamo alla vita di una star che cerca di ricostruire la propria vita privata, qui entriamo nelle vite di quattro adolescenti americani che vedono nel successo e nell’immagine la risposta ai loro problemi, desiderosi di essere al di sopra dei loro coetanei reinventandosi una vita che non si riduca ad identificarli come ordinari e mediocri studenti.

La Coppola mantiene un forte distacco dalla vicenda ma forse questo suo punto di vista lontano e non giudicante che dona alla narrazione uno sguardo freddo, alle volte sfiorando il cinismo, questa volta non riesce ad essere del tutto vincente. Alla fine della visione del film ci accorgiamo di saper ben poco dei quattro, se non qualche dettaglio in più su Marc e Nicky che sembrano misteriosamente avere uno sguardo più privilegiato, perché quel magico legame di sintonia che la Coppola ha sempre saputo ben stabilire con i suoi personaggi viene decisamente meno, forse perché stavolta l’incontro più duro con la realtà impedisce di affidare lo sviluppo della vicenda totalmente alla sua sensibilità.

Se la regia resta lodevole, caratterizzata da un invisibile taglio documentaristico, inquadrature fisse e costanti primi piani, una buona fotografia e un ritmo accattivante dai frequenti ralenti, la sceneggiatura resta debole. Maggiore attenzione al mondo interiore dei protagonisti avrebbe dato una piega più vicina allo spessore delicato e intimo dei precedenti film della Coppola.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Sofia Coppola
  • Fotografia: Harris Savides, Christopher Blauvelt
  • Musiche: Daniel Lopatin, Brian Reitzell
  • Cast: Israel Broussard, Katie Chang, Taissa Farmiga, Claire Alys Julien, Georgia Rock, Emma Watson, Leslie Mann
  • Sceneggiatura: Sofia Coppola

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