Arti Performative

26^ edizione di “Inequilibrio” in Costa degli Etruschi: la prima con la direzione artistica esclusiva di Angela Fumarola

Gianluca Papa

In un “luogo non luogo” come la stazione Garibaldi di Milano, in occasione della Design Week, è stata presentata in anteprima lo scorso 19 aprile la 26^a edizione del festival Inequilibrio a cura di Fondazione Armunia. Teatro, danza, performance, cultura e cibo si incontreranno nella splendida Costa degli Etruschi (LI), per un viaggio lungo 12 giorni, dal 28 giugno al 9 luglio, passando fra luoghi suggestivi come quello del Castello Pasquini di Castiglioncello e il borgo medievale di Rosignano Marittimo, grazie al sostegno di MiC, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo. Eccezionalmente, poi, quest’anno sarà possibile, grazie al lavoro svolto anche durante il lockdown con le Residenze Digitali, di fruire dal vivo due spettacoli nati per l’online nel contesto della pandemia, e di scegliere di farlo in questa occasione sia dal vivo che da remoto attraverso qualsiasi device digitale: Drone Tragico del Teatrino Giullare, in prima nazionale (30 giugno) e Them di Gruppo Nanou, anch’esso in prima nazionale (7 luglio).

34 compagnie e oltre 50 eventi fra spettacoli, proiezioni, concerti, musica dal vivo e attività collaterali nel segno dell’interconnessione fra arte e territorio.
Tra i nomi: Olivier Dubois, Virgilio Sieni, Motus, Renata Palminiello, Compagnia Abbondanza Bertoni, Francesco Pennacchia, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa,Fanny & Alexander, Rita Frongia, Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Lorenzo Covello e Zoe Bernabéu, Niccolò Fettarappa Sandri, Claudia Catarzi, Michele Ifigenia Colturi/Tyche, Giuliano Scarpinato, Teatro dell’Elce, Giselda Ranieri, Teatrino Giullare, Gruppo Nanou, Teatro Patalò, Quotidianacom, Menoventi.

«La trasformazione di quest’anno rispetto al festival», ci spiega Angela Fumarola, che per la prima volta avrà la direzione artistica del festival in modo esclusivo, «è legata al connubio che si vuole creare con il paesaggio, un paesaggio ibrido, fra mare e collina che è in grado di contaminare gli artisti». Saranno infatti presentate 2 anteprime e 12 prime nazionali, di cui 9 nate proprio nella cornice delle residenze artistiche curate da Fondazione Armunia. «Altro elemento particolare di quest’anno è sicuramente l’idea di valorizzare il binomio cultura-cibo, entrambi fonti di nutrimento e terreno di scoperta. Siamo riusciti insieme a FITO innovativo ristorante “vegetale” recentemente aperto nella Limonaia del Castello Pasquini, a far nascere un ambiente in cui l’arte, la cultura e il buon cibo riescono a fondersi».

Particolare attenzione sarà posta al tema dell’identità femminile, nello specifico si vogliono andare a sottolineare le discriminazioni ancora esistenti «discriminazioni che» – aggiunge Angela Fumarola «purtroppo sono ancora presenti e provengono direttamente dal nostro background culturale e dai luoghi comuni, che bisogna attraversare e superare». Si partirà dal concetto di “femmina” accostato alle dee, per giungere al concetto di maternità, lasciandosi guidare da quesiti reali, sulle paure e sulle angosce legate a questo tema. Ci saranno infatti due debutti emblematici: Femmina di Abbondanza Bertoni e Maternità di Fanny & Alexander, due punti intorno ai quali ruoteranno una serie di figure mitologiche in grado di rappresentare una condizione, chi di esilio, chi di dolore, chi di pianto. Da Ecuba a Sibilla a Circe passando per Lilibeth, saranno dei viaggi all’interno di un tema importante, quello del riconoscere l’altro in tutte le sue possibili forme di diversità e di rispettarlo, andare oltre i confini ai quali siamo stati abituati.
Non a caso, la parola-chiave per l’edizione 2023 sarà “sconfinare”, in un’accezione che vuole essere evocativa: un guardare oltre, senza porsi limiti, confini. Guardare oltre le proprie certezze. «Il nostro auspicio» – aggiunge Angela Fumarola – «è di stimolare una riflessione sui lavori che presentiamo».

[Immagine di copertina: Gruppo Nanou, Them]



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