Cinema

In Sala. Southpaw – L’ultima sfida

Marina Niceforo

Trasformazione e rispetto dei canoni: Kurt Sutter e Antoine Fuqua puntano tutto sui sentimenti e l’imponente Jake Gyllenhaal.

 

Il regista Antonie Fuqua (Training Day, The Equalizer) e lo sceneggiatore Kurt Sutter, ideatore della serie tv Sons of Anarchy, aprono la stagione cinematografica settembrina con un film di pugilato ben confezionato e godibilissimo, Southpaw – L’ultima sfida.

All’apice del successo, il campione dei pesi medio-massimi Billy Hope (Jake Gyllenhaal) ha tutto ciò che può desiderare: una moglie bellissima (Rachel McAdams), una figlia devota, una casa e una vita da sogno. Pugile aggressivo e irruento, per Billy è difficile non raccogliere le provocazioni del pugile rivale Miguel Escobar (Miguel Gómez), che lo invita ad una sfida sul ring; malgrado gli sforzi della moglie Maureen per abbassare la tensione tra i due atleti, Billy si ritrova coinvolto in una rissa con gli uomini di Escobar in cui sarà proprio la donna a pagare il prezzo più alto.

La vera sfida in Southpaw inizia appunto dopo questo episodio scatenante – per cui Billy dovrà rimettersi in gioco e riconsiderare se stesso e la sua vita per non perdere il legame con la figlia Leila –, quando il film prova a trasformarsi da tipico cliché a storia di morte e rinascita per il protagonista. Non si può proprio dire che questo salto avvenga, poiché Southpaw si distacca raramente dal canone di genere (Rocky docet), ma è apprezzabile, da parte degli autori, il tentativo di costruire un film in cui i sentimenti facciano da vero motore trainante della storia.

Stereotipi a parte – basta pensare alla palestra polverosa allenata da una vecchia gloria del pugilato (qui Forest Whitaker, Morgan Freeman in Million Dollar Baby) – Southpaw si offre allo spettatore con cuore e autenticità, già solo per il modo in cui descrive le difficili dinamiche padre-figlia, sicuramente uno dei punti di forza di questo film.

La linearità (e, a volte, la prevedibilità) della narrazione si evidenzia anche nella regia di Fuqua, che non perde mai l’occasione per rendere fisicamente imponenti e moralmente grandi i personaggi. L’interpretazione e la imponente trasformazione fisica di Gyllenhaal aggiungono qualità e valore, così come la presenza di Whitaker, facendo di Southpaw un film sul pugilato convenzionale e forse non indimenticabile, ma di ottimo livello.   

 


Dettagli

  • Titolo originale: Southpaw
  • Regia: Antoine Fuqua
  • Fotografia: Mauro Fiore
  • Musiche: James Horner
  • Cast: Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams, Forest Whitaker, Naomie Harris, 50 Cent, Oona Laurence, Miguel Gomez, Victor Ortiz
  • Sceneggiatura: Kurt Sutter

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