Libri

DeBrevitateEstate. “La sovrana lettrice”

Valentina Nencini

Alan Bennett, con il suo umorismo arguto e composto, ci regala un ritratto breve ed acuto della regina Elisabetta, ultimo consiglio della rubrica DeBrevitateEstate.

La sovrana lettrice di Alan Bennett è uno di quei libri che si legge sempre con enorme piacere perché ha il raro merito di essere intelligente ma niente affatto supponente. Lontano dagli eccessi caustici di altri suoi romanzi, questo brevissimo testo ha il potere di far innamorare il lettore della regina d’Inghilterra, descrivendola come una personalità arguta ed intelligente che, attraverso la tardiva passione per la lettura, acquista una lucidità tale da mettere in discussione tutta la sua vita fino a quel momento.

Che succede quando una persona, improvvisamente, scopre una passione sconsiderata per la lettura e diventa un lettore vorace ed onnivoro? Cosa succede se questa persona è nientemeno che la regina d’Inghilterra? L’assunto del romanzo è, di per sé, uno di quelli che affascinano ed intrigano fin dalle primissime pagine, grazie anche alla scrittura esilarante di Bennett che, quando riesce a trovare la giusta misura e a non strafare, offre al lettore una piacevolezza di stile innegabile. L’autore, proprio grazie alla brevità del testo, concentra tutta la sua attenzione sulla narrazione, in maniera anche piuttosto rigorosa, e riesce a regalarci, nella figura della regina Elisabetta, un personaggio tenero e arguto, una donna dotata di una fine intelligenza e di uno spiccato spirito riflessivo.

La vicenda narrata è facilmente sintetizzabile come il racconto della scoperta casuale del piacere della lettura da parte della sovrana inglese, grazie all’incontro con uno sguattero gay che lavora nelle cucine reali e che la instraderà alla lettura consigliandole i libri da leggere. Senza svelare il colpo di scena finale, che è sorprendente, vale la pena sottolineare che la forza del libro sta proprio nel descrivere come la lettura riesca a mutare la percezione della realtà che ci circonda. E quando Sua Maestà scoprirà, improvvisamente, di percepire i sentimenti delle persone che le stanno intorno come non le era mai capitato prima, otterrà reazioni imprevedibili da parte del suo entourage che preferirà crederla affetta da Alzheimer, a causa del suo comportamento progressivamente sempre più strano, pur di svalutare il potere della lettura.

Il discorso, poi, va anche oltre ciò che può apparire una lettura disimpegnata: Bennett non perde occasione di descrivere personaggi ottusi, rancorosi, superficiali e macchinatori che tentano, in ogni modo, di muovere la regina come una pedina, da trattare con condiscendenza più che con deferenza, in un gioco di potere che viene inequivocabilmente condannato.


  • Genere: Romanzo

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