Libri

Vetrina. “Chiudi gli occhi e guarda”

Mariangela Sapere

Il racconto di un’estate e di un passaggio di vita, nel piccolo romanzo divertente, tenero e sconcio di Nicola Pezzoli.

È un’estate sul finire degli anni Settanta, Corradino e la sua mamma, a bordo della 127, si dirigono a Marina Ligure, ospiti di una coppia di anziani zii. Stanno andando al mare per la prima volta, il Mare con la “m” maiuscola, una vacanza vera che si prefigura come uno di quei periodi indimenticabili, parentesi magiche tra un anno scolastico e l’altro. 

Corradino, protagonista di Chiudi gli occhi e guarda,  è un bambino della provincia lombarda, non naviga nell’oro, maledice la vita, pur godendo di tutti i piccoli momenti belli che questa gli regala, ama la madre e sente la mancanza del padre, ma non della sua cinghia. Nonostante i suoi dodici anni, mostra di conoscere bene l’animo umano e sa che l’attesa di un qualcosa si può gustare tanto quanto l’oggetto per cui si aspetta. L’arrivo a Marina Ligure sa di autunno. Non mette neanche piede sulla spiaggia nei primi giorni, e nonostante la forzata distanza dal mare, sa godersi la compagnia di zia Fernanda, che gli passa di nascosto le mille lire, e zio Dilvo, lo zio cieco, che racconta storie divertenti e lo porta in giro. Il tempo di affezionarsi, e gli zii partono, portati via da Ilaria, bis-cugina venticinquenne, di cui si innamora all’istante.

L’addio tra le lacrime e poi finalmente l’estate si fa vera, tra gli amici in spiaggia, i bagni, i giochi, il trovarsi nuovo lontano dai bulli della scuola. E poi la cotta per Daniela, più grande di lui. E il sesso solitario sul lavandino, a immaginare l’inimmaginabile.

Pubblicato da Neo.Edizioni, Nicola Pezzoli ha saputo cogliere con molta sensibilità un momento di passaggio nella vita di un dodicenne. Corradino viene intercettato sul limitare di un’età in cui si smette si essere bimbi e ci si avvia all’adolescenza. Il suo carattere è poliedrico, si intravedono i prodromi dell’adulto che diventerà. Intelligente, dolce, sensibile, mosso da una sessualità confusa ma esuberante, sprizzante di desideri “sporchi”, e tante cattive parole sulla punta della lingua da sussurrare in mente, senza dirle. Un buono che vorrebbe fingersi “duro” senza convincere nessuno. L’ambientazione a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta si respira delicatamente in usanze “antiche” che sono parte della nostra memoria recente, come suonare e salutare un’auto con la stessa targa in autostrada o la cerimonia di acquisto e spedizione delle cartoline dal mare. Nell’aria l’odore di crema solare, misto a sabbia e sale, accarezza un ragazzino ingenuo e sboccato, che alterna l’essere troppo maturo a momenti in cui divaga in quei pensieri bambini che spesso dimentichiamo d’aver formulato anche noi.


  • Genere: Romanzo

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