Arti Performative

Lorenzo Collalti // Nightmare n. 7

Renata Savo

Dalla penna del giovane drammaturgo e regista Lorenzo Collalti, possibili incubi comici nel paese delle meraviglie della scena

Scena aperta all’ingresso degli spettatori nella sala del Teatro Cometa Off nel cuore del quartiere Testaccio capitolino.

Tre uomini in foggia primonovecentesca attorno a un tavolino nero sono immersi nel gioco di una partita a carte. Siamo in «casa di amici», un luogo così definito, non importa se mimeticamente reale o del tutto immaginario, che potrebbe anche coincidere con la restituzione scenica di un teatro sotto le mentite spoglie di un ambiente domestico. Oltre al tavolo e a tre sedie, il resto intorno è spazio vuoto e immaginazione come in un sogno che non si ricorda nei minimi dettagli. Qui fa irruzione uno straniero colpito da una forte amnesia o, se si preferisce, un attore che interpreta il ruolo di un altro-da-sé di cui non si sa nulla.

Dalla penna del giovanissimo e talentuoso Lorenzo Collalti, Nightmare n. 7 rappresenta uno dei tanti possibili incubi nel paese delle meraviglie della scena, comico e dal ritmo vivace. Al centro, insieme, l’assurdità, parametro di costruzione ed interpretazione del mondo – reale o parallelo – e la genialità di una scrittura che tenta di scoprire fin dove possono arrivare le parole e il loro potere di sottomissione.

Come catapultato in un Wonderland di carrolliana memoria, il giovane confuso (e straordinario, Luca Carbone) lascia che i tre signorotti, servendosi degli strumenti infallibili della dialettica, sondino le pieghe più profonde del suo essere con l’obiettivo di introdurlo nella folle e assurda società moderna (viene reso omaggio non a caso al noto Modern Times di Charlie Chaplin), cominciando un interrogatorio asfissiante, insensato e surreale che stronca sul nascere ogni possibilità di replica del malcapitato, sottoposto a prove durante le quali vengono sfoderate tutte le abilità immaginifiche e pseudo-razionali dei tre strambi personaggi. La lunga inchiesta prende via via le sembianze di formati esperienziali riconoscibili: da uno dei grandi incubi della giovinezza e oltre, l’esame di maturità, al quiz show televisivo, per arrivare infine a un processo giudiziario con lo straniero reo e al centro di una battaglia verbale persa in partenza.

Lo spettacolo è ben orchestrato sotto il profilo registico, con una traduzione dei movimenti del corpo attorale che lascia di proposito sfumati, attraverso l’alternanza tra utilizzo della “quarta parete” e la frontalità dell’interpretazione, i contorni tra realtà e sogno, mettendo in risalto le doti degli attori Cosimo Frascella, Lorenzo Parrotto e Pavel Zelinskiy anche come caratteristi.

Di Collalti avevamo già apprezzato il successivo Ricordi di un inverno inatteso, rispetto al quale dal punto di vista drammaturgico Nightmare n. 7 senza dubbio mostra di essere più acerbo, per la reiterazione eccessiva di alcuni schemi dialogici che avvicinano l’opera a un “esercizio” di scrittura giovanile, nel complesso comunque assai godibile, e ne sono testimonianza i riconoscimenti ricevuti (il Primo Premio al Festival Internazionale di Teatro European Young Theatre al Festival di Spoleto 2015 e il Premio SIAE 2015 del Festival di Spoleto per la Migliore Drammaturgia).

La tendenza all’enciclopedismo, al concettismo, le sciarade, il tema onirico, quello dello straniero, anzi, dell’”estraneo” – che diventa un vero e proprio principio drammaturgico – sono tratti stilistici che ricorrono in forma più organica ed equilibrata nel lavoro cronologicamente successivo di cui avevamo preso già visione, e che preludono, al di là dei giudizi singoli, alla possibilità per il giovane Collalti di essere salutato in futuro come una sorta di Lewis Carroll del teatro. Da continuare a tenere d’occhio.


Dettagli

  • Titolo originale: Nightmare n. 7
  • Regia: Lorenzo Collalti
  • Anno di Uscita: 2016
  • Produzione: Il ServoMuto/Teatro
  • Cast: Luca Carbone, Cosimo Frascella, Lorenzo Parrotto, Pavel Zelinskiy
  • Altro: Con il sostegno dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. E il Festival dei 2Mondi. Si ringrazia Alfredo Calicchio.


Altro

  • Drammaturgia: Lorenzo Collalti
  • Visto il: Giovedì, 12 Gennaio 2017
  • Visto al: Teatro Cometa Off, Roma

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