Libri

#unlibroinregalo – Shantaram, di Gregory D. Roberts

Mariangela Sapere

L’avventurosa biografia di Gregory D. Roberts: una storia vera, dolorosa e incredibile.

 

Shantaram di Gregory David Roberts è uno di quei libri che si regalano solo dopo averli letti: la loro mole, spaventa e allontana, ma se si comincia la lettura non si può fare a meno di continuare. Da un annetto, dopo tante false partenze si è tornati a parlare del film, i cui diritti sono stati acquistati da Johnny Depp nel 2004 .

Linsday è il nome del protagonista, che approda a Bombay con un falso passaporto neozelandese, in fuga dal carcere australiano. Alle spalle si lascia rapine, eroina, la perdita della figlia, la famiglia e gli amici. Davanti a lui una nuova vita in India. Lo accolgono “il peggiore miglior profumo al mondo”, e la distesa chilometrica degli slum, un tappeto immenso e miserabile che conduce al caos di Bombay.  Non appena scende dal bus Lin viene scelto e sceglie Prabaker, la sua guida indiana. I due si studiano per un po’, ma la fiducia istintiva e sincera caratterizza da subito quello che sarà un bellissimo rapporto d’amicizia.

Lin, lo straniero, fa presto a integrarsi nei vari ceti della società indiana. Il suo destino si incrocia con quello di Karla, un’europea bellissima di cui si innamora all’istante. Ma certi amori sono difficili quando le personalità in gioco sono complesse.

Lin diventa Shantaram durante il periodo che trascorre a Sunder, il remoto villaggio in cui vivono i genitori di Prabaker. Sono le donne a dargli il nome dopo averlo conosciuto, un nome che lui, gravato dal senso di colpa, accetta come un dono: “uomo di pace”.

Shantaram conoscerà un’India sorridente, brutale, disperata, contraddittoria. Andrà a vivere in uno slum, dove la società abdica alla comunità, e quello, a dispetto dell’assenza di beni, sarà uno dei periodi più felici della sua esistenza. Sarà medico per i poveri, faccendiere per i turisti, trafficante, guerrigliero e attore di Bollywood. Conoscerà l’accoglienza, ritroverà la violenza e di nuovo il carcere duro. Combatterà battaglie non sue, troverà amici, ne perderà. E lungo il percorso andrà avanti, a piccoli passi, sulla sua personale strada di espiazione e redenzione.

Shantaram è Gregory David Roberts, e questa è la sua storia, raccontata in 13 anni di lavoro: le prime 600 pagine furono distrutte in prigione. Pagine scritte con lacrime e sangue, emblematiche di una vita che definire romanzo è poco. Il libro scorre, appassiona, crea la smania di andare più veloci, macinare pagine, per poi provocare il desiderio inverso, rallentare per non vederlo finire. Shantaram apre un mondo, e regala nuovi occhi per osservare la realtà indiana, in cui non sempre ciò che appare orribile è veramente tale.


  • Genere: Romanzo biografico
  • Altro: Traduzione di V. Mingiardi

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