Arti Visive Musica

Yoko Ono: ritratto di una principessa triste per ricordare John Lennon

Roberta Leo

In occasione del quarantesimo anniversario della morte di John Lennon, avvenuta l’8 dicembre per mano assassina a New York, abbiamo scelto di ricordarlo non con l’ennesima celebrazione della star britannica bensì con il ritratto di sua moglie.

Un uomo anticonvenzionale come John Lennon non poteva che amare una donna dal genio malinconico come Yoko Ono. L’artista nipponica, icona dell’arte concettuale contemporanea, continua a vivere nel ricordo del marito permanendo nella rottura di schemi e convenzioni sociali. Amata e odiata, spesso accusata di essere la causa della rottura dei quattro amici di Liverpool, guerriera e suffraggetta, forse in realtà è solo, come lei stessa ha affermato in occasione della triste ricorrenza, “una donna che ha avuto il privilegio di vivere con John e la dannazione di vederlo morire” .

Simbolo inconfondibile dello stile degli anni Sessanta e Settanta, moglie e musa ispiratrice del dio della musica John Lennon, l’artista nipponica conferma, ancora una volta, all’età  di ottantaquattro anni, la sua energia e la sua attenzione verso tematiche sociali che, nonostante le avanguardie, restano sempre attuali. Il suo anticonformismo, da sempre gridato attraverso l’attivismo politico, l’adesione ai movimenti pacifisti e alle lotte femministe emerge più che mai nella sua arte e nella sua musica. Nella vita, come nelle sue opere d’arte, è sempre stata fortemente idealista, sempre attenta al messaggio  più che al risultato formale. Con lei prendono forma i concetti più realistici, i metodi alternativi della pop art, si perpetuano i principi del dadaismo con la sua politica antibellica. La sua arte diventa lo strumento della lotta femminista, del superamento della diversità di genere, dell’amore libero e della presa di coscienza del corpo della donna nella sua sensualità ma anche nella sua accezione materna, primo nutrimento dell’essere umano.

Nonostante il successo e la popolarità derivatale dall’unione con un beatle, come tutte le star, anche Yoko ebbe periodi bui a causa della dipendenza dalla droga, che le provocò numerosi aborti e le costò la perdita dell’affidamento della piccola Kyoko, la figlia avuta dal primo matrimonio con il musicista jazz Anthony Cox. La tragica scomparsa di John Lennon, poi, la espose alle chiacchiere di chi la voleva parassita e strumentalizzatrice della morte del marito, odiata anche perché ritenuta la principale causa di rottura dei Beatles, dati i suoi contrasti con il gruppo. Potrebbe essere definita una principessa triste come Lady D o Grace Kelly, un’artista maledetta come la diva attrice Marilyn Monroe. Ma in realtà lei è stata ed è ancora oggi una dea. Dopotutto aveva sposato un dio e viveva con lui sull’Olimpo della musica. Ma come tutte le dee era schiava degli impulsi umani e vittima delle passioni terrene. Il segreto della sua immortalità sta nel suo dinamismo e nelle sue continue battaglie, in quella sua vitalità che può smuovere qualsiasi spirito. E forse è proprio per questo che lei e John si sono amati alla follia.



Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti