Libri

Vetrina. “XXI Secolo”

Mariangela Sapere

Il romanzo di Paolo Zardi candidato al Premio Strega 2015.

 

La piccola casa editrice di Castel di Sangro, Neo.Edizioni, approda finalmente al Premio Strega grazie alla candidatura di XXI Secolo di Paolo Zardi, un romanzo in cui l’opzione del declino occidentale, ha fatto qualche passo in più verso la sua realizzazione.

Un uomo torna a casa dal lavoro e trova ad accoglierlo, invece di moglie e figli, suo cognato. Eleonora, la sua compagna, è in coma, questo l’annuncio celato in un abbraccio. Bisogna prepararsi al peggio, dicono i medici, dove il peggio non è la morte. Dopo i primi momenti di sospensione, quelli in cui ci si capacita, in cui la mente mette la vita in stand-by per ritrovare i fili della nuova realtà, mentre si mettono a fuoco le cose da fare, cercando di  stabilire una normalità del tutto straordinaria, ecco che l’assenza si fa prepotentemente presenza a causa di una scoperta. Una rivelazione. Ed ecco che l’uomo si trova a dover riscrivere un passato che si manifesta in tutta la sua malleabilità, a dispetto di quello che immaginava come uno «spazio cristallizzato di cose immutabili».

L’impresa è quella di riscoprirsi padre e madre per i propri figli, tenere duro sul lavoro, mentre l’aria che si respira è pregna di una desolazione quasi post bellica. Regioni sempre più vaste sono in balia dei black-out, l’esercito viene chiamato a tenere sotto controllo umani abbandonati a se stessi, la frontiera dell’Austria argina code di italiani in fuga, mentre la tv orienta l’attenzione sulla sorte di un fantino e del suo cavallo, entrambi gravemente feriti. Il nostro eroe silenzioso va avanti, spinto da un sentimento magmatico di odio e amore, confuso prima, e ostinato poi, nel voler tenere in piedi la sua famiglia, comunque sia.

Paolo Zardi ha il pregio di una scrittura sobria che però non è statica, capace di declinare in mille gradazioni il grigio della disillusione di un uomo, e parallelamente dell’intera società occidentale, in cui gli individui, privi di speranza, anziché in lupi si trasformano in insaziabili blatte.

Attraverso lo scenario di un futuro imprecisato, ma molto probabile e adiacente al nostro presente, in un’Italia sconfitta, Zardi ci concede la visione di uno spiraglio, piccolo, lontano, faticoso, ma pur sempre esistente, grazie a un uomo costretto a riscrivere la sua stessa storia. E lo fa attraverso un percorso molto intimo in cui, pagina dopo pagina si indaga la complessità di un sentimento, e la sua profondità. Una profondità che ridefinisce i contorni e l’identità di chi quel sentimento lo prova, e che risulta essere l’unica cosa per cui vale la pena non arrendersi.

 


  • Genere: Romanzo

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