Libri

Vetrina. “Dieci dicembre”

Roberta Iadevaia

Dieci Dicembre di George Saunders: le inquetudini e le ossessioni della società contemporanea in dieci preziosi racconti, da leggere e rileggere.

Non lasciatevi ingannare dalla copertina “cristallina”: i dieci racconti di cui si compone Dieci Dicembre, l’ultima raccolta dello scrittore americano George Saunders, pubblicata lo scorso autunno dalla minimum fax, sono in realtà piccoli affreschi distorti e inquietanti della società contemporanea.

Composti dal 1995 al 2009, i racconti si presentano estremamente diversi sia per estensione – dal lapidario Croci, piccolo capolavoro di sole due pagine, al più articolato Dieci Dicembre, l’ultima toccante storia che dà il titolo alla raccolta –  sia per stile, che spazia dall’utilizzo della prima persona a quello del narratore esterno passando per le forme del diario sgrammaticato (Le ragazze semplica) e della e-mail (Esortazione).

L’autore riesce a raccontare, con straordinaria naturalezza, l’esasperazione prodotta dal consumismo, dalla crisi economica e dal controllo mentale (imposto dalla scienza, dai genitori, dalla società) nonché le ossessioni, le diseguaglianze sociali, l’intolleranza e l’egoismo che imperano nel mondo occidentale con una forza direttamente proporzionale allo sforzo fatto per nasconderli. Il difficile rapporto genitori-figli, l’invidia sociale, i delicati temi della guerra, del libero arbitrio e della natura delle emozioni sono affrontati da Saunders – e questa è la vera forza del libro – con il distacco generato dall’ironia, sempre amara, e da piccole dosi di black humour che scongiurano cadute nel buonismo e nel patetico. I personaggi, tutti vittime del sistema, sono descritti con empatia e com-passione; la realtà quotidiana è tramutata in distopia dal magistrale (perché naturale, quasi “innocente”) inserimento di elementi disturbanti che paiono perfettamente plausibili e dunque inquietanti: ne sono un esempio due dei racconti più belli quali Fuga dall’aracnotesta, orwelliana storia di criminali che fanno da cavie per strani esperimenti di controllo delle emozioni e delle facoltà umane, e la già citata  Le ragazze semplica, in cui l’angosciante destino di giovani donne extracomunitarie fa da contorno a una grottesca gara tra due famiglie di classi sociali diverse. Se a tutto ciò aggiungiamo il sapiente utilizzo del non-detto (a cosa servono, ad esempio, le misteriose pillole di cui fa uso il reduce, protagonista del racconto Casa?) capiamo allora perché Saunders sia considerato “una delle voci più originali e influenti della narrativa americana contemporanea”: in pochi sono capaci di far sembrare l’arte di scrivere una pratica così semplice, in pochissimi casi una storia è orchestrata tanto bene che pare essersi scritta da sola. Dieci dicembre è uno di questi casi.


  • Genere: Racconto
  • Altro: Traduzione di Cristiana Mennella.

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