Arti Performative

“MM&M” di Cuocolo Bosetti a Salerno, a conclusione della prima stagione di Mutaverso Teatro

Chiara Nicolanti

La compagnia Cuocolo Bosetti per la prima volta in Campania il 27 maggio grazie a Erre Teatro, a felice chiusura della stagione teatrale Mutaverso. 


 

 

“Scene Contemporanee” è fiera di essere stata di supporto alla prima stagione di Mutaverso Teatro, un progetto ambizioso, nato dal desiderio di «alimentare, in tempi di crisi, l’utopia, un capovolgimento delle prospettive che Erre Teatro si auspica».

 «Incuriosire e formare un nuovo pubblico è doveroso». Così si era espresso Vincenzo Albano in un’intervista di Alessandro Toppi pubblicata da “Il Pickwick”. E visti i frutti di quella che possiamo definire una vera e propria, ostinata, battaglia artistica, possiamo anche affermare che lui, questo dovere, lo sta portando a termine. 

La stagione teatrale iniziata nel febbraio scorso a Salerno è in dirittura d’arrivo. Tante le visioni artistiche che si sono manifestate nei luoghi e sui palcoscenici della città. Tanti gli azzardi, e le scommesse. Non per quel che riguarda le compagnie che si sono “esibite”, ma per la risposta sperata e ottenuta nel pubblico: quella disponibilità ad ascoltare un segno appena tracciato, a lasciarsi andare a suggestioni visive, a lasciarsi scrivere nell’inconscio memorie collettive nuove, grazie ad una modalità non tradizionale di fruizione del teatro. 

L’avventura di Mutaverso Teatro, voluta da ErreTeatro (associazione nata nel 2012 ad opera di Vincenzo Albano), è cominciata il 3 febbraio, ha ospitato nove spettacoli di compagnie tutte italiane, che spesso nel loro percorso si sono assunte un impegno nei confronti della contemporaneità e del futuro della scena italiana e internazionale. 

Tra queste, le prime apparizioni nel territorio campano: BAM Teatro / MaMiMò con HOMICIDE HOUSE, DispensaBarzotti con HOMOLOGIA, Contromano Teatro con NELLA GIOIA E NEL DOLORE.

E, a chiudere, lo spettacolo MM&M di Cuocolo Bosetti che andrà in scena il 27 maggio.

Renato Cuocolo e Roberta Bosetti si sono incontrati nel 1996 durante un festival teatrale a Torino. Si sono innamorati, artisticamente e non, e hanno dato vita a una forma teatrale che conosce successi straordinari, soprattutto all’estero, e in particolare in Australia, dove sono diventati compagnia di bandiera proprio grazie all’innovazione insita nella loro visione dell’interpretazione teatrale. 

Nati come interpreti, come “prestacorpo a personaggi”, i due artisti a un certo punto hanno deciso di interrompere questo dualismo tra attore e personaggio a favore dell’individuo, dell’essere umano-attore; non rinnegando però la teatralità, anzi, sottolineandone la presenza assidua nella vita (e nella morte) quotidiana. 

I luoghi della vita sono infatti i luoghi prediletti del loro teatro. Le loro vicende personali che la stravolgono e segnano diventano le loro sceneggiature. Non perché la propria vita sia più importante di quelle degli altri, ma proprio perché raccontare una vita vuol dire, forse, raccontarle tutte. Raccontare una morte, il suono di una voce che scompare pian piano dai ricordi, vuol dire raccontare la mancanza di tutte le morti (come nel caso del loro spettacolo The Walk, 2013).

La prossimità dettata dalla mancanza del palcoscenico (e del luogo teatro in sé) è allora omologia di una vicinanza molto più profonda, capace persino di trovare ricordi comuni tra esseri umani che non si erano mai incontrati prima. Perché se ognuno di noi ascoltava una voce diversa che lo cullava da bambino, forse certe musiche, certi ritmi, il battito di certe ninne nanne, risuona in luoghi sconosciuti di ognuno di noi. 

Ed è su questo che, pur se nello spazio canonico della sala teatrale, la compagnia mette ancora l’accento, nello spettacolo che sarà presentato il prossimo 27 maggio: sulla capacità del teatro, come del cinema, o della televisione, di creare ricordi reali nello spettatore, ricordi che nel tempo hanno perso la loro natura fittizia per convivere nella nostra memoria accanto a quelli privati e davvero personali, in un rapporto di continuità. Il gioco di specchi e rimandi è infinito. L’inconscio collettivo della società moderna è un enorme database di immagini in bianco e nero impresse sulla cellulosa, di suoni ascoltati e riascoltati alla radio, nei compact disk, sui cellulari di nuova generazione; è il suono di un’unica frase tradotta in lingue diverse di film che hanno suscitato emozioni e a volte deciso il futuro professionale di bambini e ragazzi vissuti in parti opposte del globo terrestre. 

La nostra memoria è contaminata dalla finzione, dal teatro. La nostra vita lo è, continuamente. Questa contaminazione è la nostra connessione inconscia con l’altro. E allora perché non utilizzarla? Perché non creare, ancora, memorie collettive?

«MM&M è uno spettacolo sull’identità. Sull’esplorazione dell’identità, considerando che uno è tanto più autentico quanto più è vicino a quello che ha sognato di essere», avvertono Cuocolo e Bosetti nella loro presentazione dello spettacolo, parafrasando una delle frasi più belle del cinema di Almodovar, in uno dei monologhi più veri del cinema contemporaneo. I due decidono di chiudere la loro presentazione con questa frase, pienamente consci di ciò che una frase del genere può scatenare, dando quindi inaspettatamente una prova tangibile della veridicità delle loro argomentazioni. 

Ci sarebbe molto altro da dire, ma il teatro (inteso nella sua accezione più vasta) è un’esperienza che va vissuta. Vissuta e assimilata. Lasciata agire e goduta. Per il resto dei propri giorni. 

  

“Scene Contemporanee” segnala, inoltre, che Franco Cappuccio (Direttore editoriale) e Renata Savo (Caporedattrice della sezione di arti performative) modereranno insieme a Vincenzo Albano un incontro tra il pubblico e Cuocolo/Bosetti giovedi 26 maggio alle ore 20 presso il cortile dell’Ave Gratia Plena (Ostello della Gioventù) in Via Canali a Salerno.

Erre Teatro ringrazia, inoltre, l’ufficio stampa Claudia Bonasi (claudia@puracultura.it / claudia.bonasi@erreteatro.it ) e Antonio Dura, direttore editoriale di PuraCultura.

 

MM&M

di e con Renato Cuocolo e Roberta Bosetti

 

27 maggio

ore 21.00

SALA PASOLINI / Ex Cinema Teatro Diana, via Lungomare Trieste, 13

 

Info:

info@erreteatro.it

3480741007

 

Ingresso € 10

Si consiglia vivamente la prenotazione per ragioni di carattere organizzativo

(presso Lungomare Trieste, Salerno – zona Santa Teresa ; T. 348 0741007)

 

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