Cinema

Ogni sedia ha il suo rumore

Valentina Esposito

Scricchiola d’amore la sedia su cui sedette la poetessa Alda Merini, protagonista insieme con la voce di Licia Maglietta nel documentario di Antonietta De Lillo

My Movies Live! propone nel mese di Gennaio la rassegna web Materiali d’amore curata da Anna Maria Pasetti e Antonio Pezzuto, in collaborazione con Marechiarofilm.it. Dopo l’anteprima del 21 Dicembre con Il Pranzo di Natale, film partecipato curato da Antonietta De Lillo che racconta le mille sfumature del Natale in Italia attraverso un’analisi antropologica e culturale, la rassegna vede ora protagonisti gli italiani e il loro paese. Il focus stavolta è sull’amore, come si viveva ieri e come si vive oggi, visto dagli artisti e dalle persone comuni, e raccontato da  interviste e racconti simbolici e suggestivi.

Sin dall’inizio si svela la piccola perla della rassegna, Ogni sedia ha il suo rumore (film uscito nel 1995) un’occasione per poter rincontrare Alda Merini, il suo mondo poetico e quella dimensione artistica unica vissuta grazie al soffio dell’amore. Antonietta De Lillo, in questo caso regista e non semplice curatrice, sceglie la poetessa dell’amore per eccellenza, per raccontare il suo materiale sentimentale mescolando un’inedita intervista e stralci dell’intensa interpretazione di Licia Maglietta, la quale ha dedicato alla Merini il suo spettacolo teatrale Delirio Amoroso.

Perché chiamare il film Ogni sedia ha il suo rumore? Un titolo forte che non può che far pensare allo scricchiolio della fragile sedia/corpo fornitrice d’un flusso d’amore e d’energia per la grande poetessa, sospesa tra l’arte e una vita ferita da sconfitte e sofferenze. Le rughe, i sorrisi accennati, quella sigaretta timidamente accesa quasi per darle quel fiato necessario a dare vita ad una voce rotta, sono i tratti di una donna certamente segnata, ma ancora così vitale e desiderosa di raccontarsi abbandonandosi all’ebbrezza della poesia.

Una sedia e il suo vuoto intorno, e dal nero prende vita e forma la voce della Maglietta/Merini vestita di rosso passione come l’amore: alla lettura fugace dei versi, risponde la prosa della Merini che racconta della donna, della sessualità femminile e la difficile emancipazione raggiunta. E poi parla dell’amore: amore per un uomo, amore per i figli, amore per l’arte, amore per la poesia, amore per la vita. Amori così travolgenti che ti cambiano, e che sono quel motivo in più che fa brillare anche le esperienze più difficili come quella che la Merini visse nel manicomio, quel non rifugio che avrebbe dovuto curare i suoi fantasmi della mente. Solo lei poteva farne poesia, trasformando il suo disprezzo per quell’istituzione in una testimonianza indimenticabile della sua sensibilità artistica, comunicativa e poetica perché come lei stessa dice la poesia è “Quello zampillo che ha uno sguardo logico”.

A musicare questo piacevole incontro con la poetessa e i suoi grandissimi atti d’amore c’è la voce di Celentano, la cui voce dalla cadenza malinconica, canta brani antologici della musica italiana e della sua carriera: un abbandono, un delirio, una dichiarazione di chi ha amato troppo la vita e l’amore.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Antonietta De Lillo
  • Fotografia: Cesare Accetta
  • Musiche: Adriano Celentano
  • Cast: Alda Merini, Licia Maglietta
  • Sceneggiatura: Antonietta De Lillo

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti