Cinema

Monicelli – La versione di Mario

Valentina Esposito

Cinque registi raccolgono le immagini e i ricordi più rilevanti e toccanti dell’esperienza professionale di Mario Monicelli, raccontandone l’uomo attraverso la sua più grande passione

Fino al 17 Marzo sarà visibile su MyMovies Live! il documentario Monicelli – La versione di Mario, presentato alla 69° Mostra di Venezia nella sezione Classici: un documentario che vuole far rivivere attraverso lo sguardo registico di cinque colleghi (Mario CanaleAnnarosa MorriMario GianniWilma LabateFelice Marina), le testimonianze di amici illustri e familiari la figura di Mario Monicelli, uno dei più grandi Maestri della storia del Cinema Italiano.

“Grande tra gli uomini e di gran terrore è la potenza del riso: contro il quale nessuno nella sua coscienza trova se munito da ogni parte. Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire”. Era questa frase tratta da Pensieri di Giacomo Leopardi a ispirare ogni giorno il lavoro cinematografico di Mario Monicelli, e ce lo svela il critico italiano Goffredo Fofi che ricorda un Monicelli spiritoso, quel regista che fece della Commedia all’Italiana un genere elegante contraddistinto da un riso amaro, facendo riferimento a quello sdentato dello Yorick di scespiriana memoria. Una mente raffinata quella del regista di Amici Miei, decisivo quando si muoveva tra i set e impeccabile nel firmare le sue opere: amava parlare poco di sé e tanto della sua grande passione, esercitata da vero professionista. E’ questo il ricordo che ne lasciano coloro che hanno avuto l’onore di lavorare con lui, più intimo e dolce il ritratto che ne lascia la figlia Martina Monicelli che ci regala attraverso le sue parole gli ultimi momenti del padre, più che mai vicino ai giovani e in prima linea nell’incoraggiarli a “rivoluzionare” il raccapricciante scenario politico italiano, perché Mario non amava i comportamenti “borghesi”, la parola speranza che riempie la bocca dei padroni e neppure chi voleva una vita troppo facile.

E ancora Carlo Vanzina, Dino Risi ci narrano aneddoti e curiosità di un uomo scrupoloso e perfezionista, riescito a fare dei set il suo habitat naturale e della fase creativa di sceneggiatura un momento sacro.

Non c’è un particolare montaggio o una forma innovativa nel raccontare la figura del regista italiano: si tratta di un documentario non mirato alla ricostruzione della sua vita, né sfiorare un tono biografico, ma semplicemente mostrarci un’immagine viva a caccia di inediti come quel perduto film Pioggia d’estate di cui restano solo pochi fotogrammi, sfruttando le voci di chi è stato accanto a Mario, gli archivi, le registrazioni e i filmati che immortalano quell’uomo da tanti definito burbero, persino misogino, così sfuggente quando era lui ad essere il protagonista della macchina da presa. Gli era sufficiente una battuta o una risata per scomporsi teneramente. Sono queste le impercettibili sfumature su cui si concentra il documentario, un’accurata scelta dei contenuti più originali e caratteristici che compongono la fotografia luminosa di una perla rara e preziosa della storia del nostro Cinema.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Mario Canale, Annarosa Morri, Mario Gianni, Wilma Labate, Felice Marina
  • Fotografia: /
  • Musiche: Nicola Piovani
  • Cast: Mario Monicelli, Martina Monicelli, Goffredo Fofi, Dino Risi, Carlo Vanzina
  • Sceneggiatura: /

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