Cinema Festival Venezia Film Festival

Martin Eden

Carmen Navarra

Alla 76esima edizione del Festival del Cinema di Venezia è in concorso Martin Eden di Pietro Marcello, giovane regista di origini campane che rientra in una schiera – più o meno ampia – di registi italiani molto promettenti, insieme ad Alice Rohrwacher, Saverio Costanzo, Michelangelo Frammartino. Dopo Bella e perduta (2015), appartenente parzialmente al genere documentaristico, Marcello si dedica qui alla fiction più propriamente detta che tuttavia fa i conti con la realtà circostante. Tratto dall’omonimo romanzo di Jack London, il Martin Eden di Marcello è una trasposizione libera e personalissima rispetto all’originale, complice la riscrittura dello sceneggiatore Maurizio Braucci. La storia è infatti ambientata nei quartieri della Napoli primonovecentesca.
Martin (Luca Marinelli) è un giovane marinaio, curioso e appassionato. La conoscenza fortuita con la giovane aristocratica Elena Orsini (Jessica Cressy) e l’innamoramento istantaneo tra i due portano il ragazzo a desiderare un’istruzione adeguata allo status di lei per poterla raggiungere e poi inaspettatamente superare. “Se uno usa l’istruzione, la povertà sparisce” dirà Martin (buona, ma non eccellente l’inflessione dialettale di Marinelli) mentre a tavola mima il gesto della scarpetta nel sugo. La lettura dei versi di Baudelaire, la passione per la scrittura e l’amore per Elena conducono Martin ad un riscatto sociale che culmina nell’incontro con il cinico Russ Brissenden (Carlo Cecchi), giornalista semianarchico e ribelle che diventerà il suo migliore amico. Dirottando l’attenzione del giovane dall’amore (che si rivelerà essere un’enorme delusione dato il divario di classe tra lui ed Elena) alla politica, Brissenden concorrerà all’evoluzione di Martin – parola chiave del film – che diviene naturalmente ideologica: ispirandosi ai principi della filosofia di Herbert Spencer, Martin si avvicinerà all’individualismo (una forma esasperata e progressista del socialismo?) precisando di non essere né un liberale né un socialista. Il declino di questo personaggio – che coincide con una visione nebulosa del film, dove lo spettatore non sempre riesce ad assemblare tutti i tasselli – comincia nel momento stesso in cui Martin diventa uno scrittore affermato, un magnate generoso e un ricco dissidente in una Napoli piegata dal capitalismo e dalla povertà; ha infatti perduto l’amore di Elena, ha cominciato a provare ribrezzo per il successo che lo costringe a promuovere i suoi libri in giro per il mondo, comincia ad ubriacarsi e soprattutto la lotta di classe che sembrava il motore della sua esistenza si è arenata e la conseguenza derivatane è il tradimento della classe di appartenenza. L’epilogo non è dei più felici – Martin sceglie uno stoico suicidio in mare, il luogo da cui viene e a cui torna. In questo “restare a galla” fintanto che le onde non avranno la meglio, c’è tutta la disperazione di cui sono intrisi i personaggi – lo stesso Brissenden sceglierà di darsi la morte piuttosto che spegnersi lentamente – persiste l’idea che il dolore ci accomuna tutti (come sottolinea Marcello in un’intervista: “questa è una storia universale”) e che esso sia una diretta conseguenza delle politiche imperialiste che impoveriscono l’individuo. Specchio di tempi difficili dove gli errori della classe politica si ripercuotono sui più deboli, Martin Eden è un film necessario che restituisce dignità al cinema italiano, pur con qualche comprensibile sbavatura qua e là. D’altronde, come sosteneva Calvino, “a volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane”.

 


  • Diretto da: Pietro Marcello
  • Prodotto da: Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber, Viola Fügen
  • Scritto da: Maurizio Braucci, Pietro Marcello
  • Protagonisti: Luca Marinelli, Carlo Cecchi, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Denise Sardisco, Carmen Pommella
  • Musiche di: Marco Messina, Sacha Ricci
  • Fotografia di: Alessandro Abate, Francesco Di Giacomo
  • Montato da: Aline Hervé, Fabrizio Federico
  • Distribuito da: 01 Distribution (Italia), Shellac Distribution (Francia)
  • Casa di Produzione: Avventurosa, IBC Movie, Rai Cinema, Shellac Sud, The Match Factory
  • Data di uscita: 02/09/19 (Venezia), 04/09/19 (Italia), 16/10/19 (Francia)
  • Durata: 127 minuti
  • Paese: Italia, Francia
  • Lingua: Italiano

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