Libri

Vetrina. “Anna”

Valentina Nencini

Il primo romanzo di Francesco D’Isa incuriosisce il lettore fin dalle prime pagine con la forza della misura e di una buona idea di fondo.

 

Il rischio di ogni esordio è quello dell’esagerazione, della mancanza di misura, di avere troppe cose da dire e – finalmente – un’occasione per dirle. Non accade così con Anna. Storia di un palindromo, il romanzo di esordio di Francesco D’Isa. L’abilità dell’autore, infatti, sta nell’aver avuto una buona idea e nel costruire intorno ad essa il suo intreccio e i suoi personaggi.

La trama si riassume in poche righe perché, in effetti, tutto ciò che accade nel romanzo accade dentro i personaggi e quasi mai corrisponde a fatti narrativamente rilevanti. L’Anna del titolo è una giovane donna a cui viene diagnosticato un angioma cerebrale e viene sottoposta ad un’operazione affidata ad un giovane neurochirurgo. Nonostante l’operazione sia andata apparentemente bene c’è qualcosa che non torna nel quadro clinico della paziente, soprattutto in relazione ai suoi ricordi remoti. Le ulteriori analisi e l’osservazione a cui il medico la sottoporrà porteranno l’uomo e la donna a conoscersi e ad amarsi e, insieme, a cercare di riappropriarsi di un passato che sembra essere diventato qualcosa di più simile al sogno che alla realtà.

La meticolosità con cui l’autore dipana davanti al lettore una storia che potrebbe risultare eccessivamente complessa e rischiare per questo di essere confusa è indice di un’indubbia padronanza del mezzo narrativo. Allo stesso tempo troppa misura e troppo controllo rischiano di diventare anche il limite stesso del romanzo, che non riesce mai a decollare veramente né a colpire il lettore con la forza di una rivelazione. Ed è proprio l’originalità dell’idea di fondo che rischia di sfumare nella normalità di una spiegazione che appare fin troppo preparata e costruita, tanto che il piano del sogno e quello del reale rischiano di soffocarsi a vicenda, neutralizzando l’efficacia dello spunto di partenza.

Come ogni esordiente Francesco D’Isa avrebbe forse bisogno di presentazione ma l’esordio, in questo caso, è solo relativo all’ambito del romanzo, dato che D’Isa, fiorentino, classe 1980, laureato in filosofia, lavora da tempo nell’ambito dell’arte figurativa. Da autodidatta D’Isa ha cominciato a realizzare opere grafiche che lo hanno portato a collaborare con riviste artistiche, realizzare esposizioni fino a portare a termine un graphic novel, pubblicato a puntate su Il Post, giornale on line su cui l’autore scrive dal 2010. Altro non vale la pena aggiungere, a meno che non si voglia fargli uno spregio, dato che lui stesso dichiara di amare la sintesi e odiare la biografia. Il resto, per chi vorrà, si trova tra le righe del suo romanzo.


  • Genere: Romanzo

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