Cinema

In Sala. Il sale della terra

Valentina Esposito

Un fotografo inarrivabile, Sebastião Salgado, e un regista attento , Wim Wenders, firmano un’opera elevatissima, dal forte impatto visivo ed emotivo.

 

Comincia da Aimorés in Brasile la storia di Sebastião Salgado: la sua è una famiglia molto semplice che vive di terra, e non fa mancare nulla ai propri figli sostenendoli soprattutto negli studi. Al giovane tocca studiare economia. Si laurea, ma l’irrefrenabile passione per la fotografia lo porta per altri lidi. Diventa un fotografo che vuole narrare la condizione umana, dietro ogni foto c’è una profonda e accurata scelta, c’è sempre una storia.

È la storia di quei popoli che non conoscono l’Occidente e apprezzano ancora la primitività del vivere, di chi ha visto la guerra portagli via la casa e i propri cari, sia ad Oriente che ad Occidente. Ci sono poi le storie dell’Angola, del Mozambico e dell’altra parte dell’America, quell’America Latina piena di tradizioni, ricchezze naturali ma con tanta contraddizione e povertà. Immagini scottanti che segnano il cuore del fotografo: il suo amore per l’essere umano vacilla.

Dinanzi alle opere di Salgado restare impassibili è davvero difficile: le sue fotografie, con le loro ombre e chiari scuri, bastano a evidenziarne la capacità di cogliere gli sguardi sofferti e gli attimi cruciali che rendono quella fotografia unica grazie a quella precisa inquadratura. Un’altra visuale ne avrebbe raccontato un’anima diversa: è questa capacità di percepire i dettagli, le bellezze quanto le amarezze della realtà rendendole irresistibilmente belle, che Wim Wenders, nel documentario Il sale della terra, vuole sottolineare tornando alle origini di ogni progetto e di ogni fotografia dell’artista brasiliano. Il regista tedesco non si limita a tracciare un semplicistico profilo storico e sociale del fotografo, ma si addentra foto dopo foto,e storia dopo storia, grazie anche al contributo registico di Salgado figlio, Juliano Ribeiro Salgado, nel cuore e nella mente dell’uomo tracciandone un ritratto artistico. Vita e opere si tessono nell’arte della fotografia, che per Salgado è molto più di un lavoro: è il suo modo di essere al mondo.

La bellezza de Il sale della terra è quella di voler cogliere il processo creativo, la sensibilità e la storia che hanno spinto Salgado a scattare quella foto: siamo davanti a un ritratto animato dove il contenuto si appropria di ogni possibilità della forma, quella dell’occhio e del cuore che si trasformano in un vortice di fotogrammi. Così la fotografia si fa cinema e viceversa, in un piacere estetico e teoretico che si appropria dolcemente dello spettatore, che insieme a Salgado si inchina e resta confuso dinanzi alla grandezza della natura e dinanzi al mistero della vita umana.


Dettagli

  • Titolo originale: Le Sel de la terre
  • Regia: Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado
  • Fotografia: Hugo Barbier, Juliano Ribeiro Salgado
  • Musiche: Laurent Petitgand
  • Cast: Sebastião Salgado, Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado
  • Sceneggiatura: David Rosier, Camille Delafon, Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado

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