Cinema

In Sala. 11 donne a Parigi

Valentina Esposito

Al suo esordio alla regia sul grande schermo Audrey Dana cerca di raccontare le sfumature del mondo femminile odierno ed emancipato.

 

Ysis (Géraldine Nakache) è la madre di famiglia che vorrebbe sentirsi donna, poi c’è Rose (Vanessa Paradis), la donna d’affari che vede nel lavoro la sola ragione di vita, le amiche single come Joe (Audrey Dana) e Agathe (Laetitia Casta), le creative come Lili (Isabelle Adjani) che desiderano essere sempre giovani e chi invece come Inès (Marina Hands) desiderebbe riappropriarsi della propria vita femminile  o riscoprire il sesso come Fanny (Julie Ferrier). La primavera parigina sembra proprio il momento adatto per risvegliare gli ormoni: undici donne decideranno allora di scendere dal piedistallo a cui si sentono incatenate affiancando al successo lavorativo e familiare, anche quello personale, per (ri)vedere “gli arcobaleni nel cielo anche quando non piove.

Ce ne sono davvero per tutti i gusti, una galleria in cui senz’altro le donne potranno riconoscersi e gli uomini potrebbero facilmente trovarsi a dire al fianco delle proprie partner “Tesoro, sei proprio tu”. Eppure questo 11 donne a Parigi fa davvero fatica a trovare una sua collocazione nell’ambito di un genere preciso di commedia, rivelandosi un ibrido prodotto, perché di intrattenimento parliamo, che vorrebbe cavalcare la vecchia onda di Sex and the City, suscitando delle risate davvero magre di fronte a un telefilm diventato cult, aggiungendovi delle accennate venature socio-psicologiche censurate sul nascere. Parigi infatti si rivela essere semplicemente un gradito contorno, pertinente a dare quell’aurea di ricercato romanticismo, anche questo un vecchio e usurato cliché, che ciascuna delle undici donne vorrebbe riprendersi nella propria vita.

La grande pecca del film forse è proprio il numero spropositato di donne da raccontare, rendendo lo spettatore incapace di comprendere a pieno ciascuno dei personaggi in questione: ne nasce così un teatro di ombre e macchiette da nevrosi a cui la sceneggiatura non riesce a dare uno spazio armonioso. Dana fatica a centrare l’obiettivo primario della pellicola, ossia raccontare i molteplici ruoli che nella vita la donna di oggi si ritrova a ricoprire, tra le difficoltà e le gioie che ciascuna responsabilità comporta. La vitalità di queste donne emancipate che vogliono sentirsi sempre in fiore, e non a caso si sceglie la primavera, non riesce ad esplodere se non attraverso uno sfoggio di look nuovi e battute già sentite sul sesso e sul mondo maschile e femminile.

 


Dettagli

  • Titolo originale: Sous les jupes des filles
  • Regia: Audrey Dana
  • Fotografia: Giovanni Fiore Coltellacci
  • Musiche: /
  • Cast: Isabelle Adjani, Vanessa Paradis, Alice Belaïdi, Laetitia Casta, Audrey Dana, Julie Ferrier, Audrey Fleurot, Marina Hands, Géraldine Nakache,
  • Sceneggiatura: Audrey Dana, Murielle Magellan, Raphaëlle Desplechin

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