Cinema

ViaEmilia2012: In pecore pecunia

Fausto Vernazzani

Uno stile di vita ed un’identità perduta vagano per i tratturi del Sud Italia, ricordando all’intera nazione l’importanza di un passato ed una tradizione ormai dimenticata e trasformatasi nella disperazione dei sopravvissuti.

Sei sul sito del Via Emilia Doc Fest e leggi il titolo di uno dei tanti documentari: In pecore pecunia. Un film sulla grande tradizione agricola del Sud Italia, sui tratturi dove ancora pascolano le pecore ed i loro anziani pastori, sulle strade dove nessun giovane osa più avventurarsi. L’argomento è ostico, appare giustificato lo scarso interesse che si può avere per il film Michele Bertini Malgarini, in fin dei conti tra i temi stessi del film c’è proprio l’assenza d’attenzione verso questo mestiere. La verità è che il documentario di Malgarini è tra i migliori del festival on-line, poiché risponde ad una delle regole più importanti del cinema: non è solo il cosa, ma anche il come a contare per la buona riuscita di un film. C’è del metodo in In pecore pecunia, un cuore che sospira e batte forte d’amore per il cinema e la sua bellezza che traspare nella bella composizione di un’inquadratura, nella scelta esatta della luce, cara amica di chi l’ha saputa abbracciare (Giulio Magnolia, Matteo Keffer).

Di strada battuta in recinto, Malgarini viaggia passo passo con i protagonisti celebri come Albano Carrisi ed Edoardo Winspeare, ma soprattutto con quei lavoratori che vivono 24 ore su 24 con un occhio aperto sul loro bestiame, per un’abitudine che nasce dall’antichità, dall’infanzia, da una grande tradizione. Sorprende subito con la volontà di colpire, In pecore pecunia si apre con una lunga scena d’animazione in cui la vita dura dei pastori e dei loro figli è raccontata con l’emozione di chi ha vissuto quei momenti, scomparsi nel tempo tra le fila del passato rinnegato dall’Italia e dagli italiani. Uno stato che si è lanciato nell’evoluzione dell’industria dimenticando la sua anima agricola, donata a chi dall’estero fugge per cercare un lavoro, o alla terra, l’unica acquirente per la tanta lana prodotta che non ha più nessun compratore.

Tra un monologo dell’attore teatrale Michele Sinisi ed un breve silenzio d’un pastore, cresce l’amore per quest’Italia bellissima, infaticabile e colorata, matrice del nostro Sud che dimentica ed è dimenticato, amato da chi ha memoria a sufficienza per capire che i nostri piedi appartengono alla terra dove han posato i primi passi. E’ un merito del regista, abile e forte di una coscienza cinematografica che sa sfruttare a suo piacimento senza essere scontato né schiavo di una rivalutazione culturale dettata da una moda chic. In pecore pecunia è uno di quei documentati che ci appartiene, perché testimone ed araldo di una verità, perché capace di aprire mente e cuore dello spettatore.


Dettagli

  • Regia: Michele Bertini Malgarini
  • Altro: Sceneggiatura: Michele Bertini Malgarini Fotografia: Giulio Magnolia, Matteo Keffer Musiche: Riccardo Amorese, Davide Severi, Eva Milella, Sergio Lolini Cast: Michele Sinisi, Raffaele Nigro, Edoardo Winspeare, Albano Carrisi

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