Cinema

Il meglio del 2012: La Top Ten di Antonello Trezza

Antonello Trezza

Il meglio di tutto ciò che riguarda il Cinema del 2012 secondo Antonello Trezza

Premettiamo: alcuni acclamati capolavori non sono presenti in questa idealizzata lista per una mia (e mia sola) mancanza personale, eppure ho deciso sin da subito di creare una lista che rispecchiasse esclusivamente il mio ideale e le mie preferenze personali preferendo dei film in qualche modo “inferiori” rispetto ad altri più applauditi e in qualche modo più “classici”. Chi ci segue sa della mia predilezione per i cinecomic e, in generale, per il cinema d’azione che trovo essere il genere che ha le maggiori probabilità di realizzare la visione (utopica?) di un’opera cinematografica perfetta capace di coniugare in maniera perfetta la necessità di intrattenimento della massa e l’autorialità (intesa come elemento d’elevazione culturale della pellicola).

Non solo film, però. È giusto affrontare anche iniziative e avvenimenti trasversali al Cinema ma che in qualche modo hanno a che fare con esso.

Iniziamo dal fondo:

10. The Space Cinema Extra. Il The Space Cinema ha allargato le proprie prospettive e nel 2012 ha consentito agli spettatori italiani un palinsesto riguardante musica, sport, scienze e cultura inedito in Europa. Come tutte le nuove iniziative molti sono stati i contro, come i prezzi eccessivi e alcune scelte stilistiche opinabili, ma non sono mancate vere e proprie chicche, specie per gli amanti della musica, dell’ Opera e del documentario.

9. La campagna marketing di Prometheus. Impossibile non menzionarla visto il modo con cui ha coinvolto per un intero anno gli spettatori, ignari all’inizio di cosa si trattasse. Tralasciando gli esiti prettamente cinematografici (pessimi dal mio punto di vista), il viral marketing e la capacità di utilizzo del web e dei social network è risultata una mossa pressoché vincente da parte della 20th Century Fox che ha permesso al film di incassare globalmente poco meno di mezzo miliardo di dollari.

8. The New 52. Ovvero la nuova linea DC Comics. A dire il vero molti si sono domandati il senso di ricominciare la numerazione delle avventure dei Supereroi Dc senza che ci fosse un effettivo reboot delle loro saghe. Quale che fosse il senso il risultato è stato garantito (specialmente per una manciata di eroi come Batman, Lanterna Verde e Flash) con milioni di vendite in tutto il mondo e da un punto di vista cinematografico questo ha garantito (se ce ne fosse stato bisogno) un successo ancora maggiore per il terzo capitolo sull’Uomo Pipistrello di Nolan, confermando la possibilità di una trasposizione della serie Justice League, un po’ come avvenuto per The Avengers.

7. Marvel Studios. Eccoli qua, come appena accennato. Questo era l’anno che tutti gli amanti dei comics (in particolar modo quelli della Marvel Comics) stavano aspettando. Con un progetto iniziato nel lontano 2008 con il successo di Iron Man e il disastroso L’incredibile Hulk di Louis Leterrier, la Marvel Studios porta a conclusione una delle più dispendiose, difficoltose e affascinanti saghe che la storia del cinema ricordi con The Avengers (di cui parleremo dopo nel dettaglio). La complessità è risultata essenzialmente nell’essere riusciti a far convergere in un’unica direzione ben cinque produzioni nel corso di altrettanti anni con un fil rouge sottotraccia, esploso alla fine ne I Vendicatori.

6. Il senso degli affari della Disney. Lontani i tempi di Fantasia, Cenerentola, Biancaneve e i sette nani e tutti gli altri classici con cui siamo cresciuti. La super casa di produzione ha ampliato la propria visione gettandosi in mercati iper-redditizi garantendosi rosei futuri. Dopo essersi accaparrata i supereroi Marvel con un accordo faraonico con quest’ultima, il 2012 è l’anno che ha segnato la scalata alla Lucasfilm e sono da subito iniziati i lavori per un nuovo capitolo della saga di Star Wars. Tra entusiasmo, scetticismo e panico per i fan di Guerre Stellari non resta che sperare che… la forza sia con loro.

5. Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato. Sia chiaro, non parlo del film in sé, né voglio dare un giudizio complessivo (che in tal caso potrebbe non essere del tutto positivo). Citare il primo capitolo della nuova trilogia di Peter Jackson è doveroso per un mero aspetto tecnico: l’innovazione dei 48 fps (fotogrammi per secondo). È la prima volta che un film viene girato in questa quantità e nonostante ci siano senza dubbio dei pro e dei contro (migliora il 3D; non c’è profondità di campo e le scene sembrano particolarmente artificiali), dobbiamo essere tutti d’accordo che questo “esperimento” HA fatto la Storia del cinema.

4. Argo. Il film di Ben Affleck ha entusiasmato ed emozionato. Sua seconda opera da regista lo consacra come uno dei migliori talenti del panorama statunitense. La sensibilità autoriale e tecnica con cui ci racconta uno spaccato di storia USA (e mondiale) trascina lo spettatore e, ai nostalgici, porta alla mente il cinema politico degli anni Settanta (intriso, però, di cultura Pop).

3. Skyfall. Sul podio non poteva mancare la ventitreesima trasposizione dell’agente segreto più amato della storia del cinema. Un film che rivisita il passato di James Bond restituendoci la sua versione più cupa, incarnata soprattutto nel villain interpretato da Javier Bardem. Sam Mendes compie un lavoro eccelso anche se con qualche piccola pecca di sceneggiatura, ma la fotografia di Roger Deakins è per palati fini.

2. The Avengers. Immancabile (come accennato) il crossover ideato dalla Marvel che per molti scettici non sarebbe riuscita a portare sullo schermo tutti questi eroi senza cadere nel banale o rischiando di creare un’accozzaglia indigesta. Eppure Joss Whedon – Santo subito! – non solo mette su un film che dal punto di vista tecnico “spacca” (come Hulk), ma è riuscito a creare una sceneggiatura coerente con sé stessa e, soprattutto, con i cinque film precedenti da cui quest’ultimo è nato. L’attesa è stata ripagata.

1. Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Consci del fatto che eguagliare e superare un capolavoro assoluto come The Dark Knight è quasi impossibile, Christopher Nolan ce la mette tutta e riesce comunque nel suo intento: regalare una fine Epica al suo eroe che i fans, volenti o nolenti non dimenticheranno facilmente. Molti, logorati anche dalle aspettative, non hanno gradito eppure trovare delle grandissime pecche a questo film non è facile (errori ce ne sono, ma non possiamo volere sempre la Luna). Il regista britannico conclude perfettamente la sua saga creando un piccolo gioiello sociologico, spaccato dei nostri giorni, in salsa action rimanendo coerente, però, con la filosofia e la psicologia degli altri due film. Attese non rispettate fino in fondo (come detto, quasi impossibile), ma ci troviamo di fronte a un grandissimo film che vincerà sicuramente la prova del tempo.

Buoni propositi per il 2013, lo vogliamo fare a modo nostro, anzi a modo mio: Man of Steel sarà imperdibile, l’ennesima trasposizione del supereroe kryptoniano dovrebbe essere quella buona, quella che ameremo di più probabilmente (assieme ovviamente a quella del 1978). Da non perdere neanche Iron Man 3, presentato come più oscuro e psicologico dei precedenti, e Thor: The Dark World, sperando che sia migliore del precedente (non sarà affatto difficile). E con questo, scalfiamo solo la superficie…



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