Cinema

Flight

Fausto Vernazzani

Il regista Robert Zemeckis torna al cinema live action dopo dieci anni di silenzio digitale per dirigere un’altrta storia d’incidenti aerei e uomini perduti.

Negli anni Ottanta era una figura di spicco del cinema statunitense, negli anni Novanta girò uno dei film di maggior successo, Forrest Gump, nei Duemila, sfortunatamente, perse la testa per il digitale, quello estremo, e causò una delle derive registiche più tristi dell’ultimo decennio. Come poteva il regista di Ritorno al Futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit perdersi nel terribile CGI di The Polar Express e Beowulf? E’ per questa ragione che, dieci anni dopo il suo ultimo film in live action, Cast Away, siamo ancora più contenti di veder Robert Zemeckis tornare ad essere se stesso, valido artigiano e narratore di talento con il suo ultimo Flight.

Nella sua filmografia possiamo catturare un preciso leit motiv, lo smarrimento: Eddie Valiant, perduto senza suo fratello, Chuck Noland solo su un’isola deserta, Marty McFly a spasso nello spazio-tempo ed ora il Capitano Will “Whip” Withaker immerso nei fumi dell’alcol. Il secondo leit motiv, iniziatosi a formare dal 2000 di Cast Away al Flight di oggi, è evidente si tratti di una certa avversione verso il volo, oggi protagonista secondario come nel primo caso, in una scena d’apertura più vicina alla rappresentazione della provvidenza che al semplice incidente aereo, scintilla che scatena il vero contenuto del film. La storia di Whip, scritta da John Gatins, è la storia di un alcolizzato il cui vizio lo ha diretto verso una vita fatta di abbandono e solitudine.

A partire dalla crisi in volo, scena impregnata di tensione, incisa alla perfezione da Zemeckis, tutto si trasforma in un one man show del solo ed unico Denzel Washington, alla deriva nonostante le offerte di aiuto e d’amore della ex-eroinomane Nicole (una pessima Kelly Reilly), i legali Charlie e Hugh (Bruce Greenwood e Don Cheadle), e il suo “personal dealer” interpretato da John Goodman. Il film si trasforma in un museo con pochi clienti abituali, Don Burgess, eccellente direttore della fotografia, appende alla parete un’infinità di ritratti di Washington e passo dopo passo il pubblico arriva senza però influire nella maniera attesa sulla vita del Pilota, non tanto quanto la colonna sonora (musiche originali di Alan Silvestri) composta per lo più da brani rock di ieri e di oggi, con una prevalenza dei Rolling Stones.

Siamo di fronte, com’era ovvio aspettarsi, ad una storia in pieno stile Americano, la rivalsa di un uomo abbandonato da se stesso, un’opera in pieno stile Zemeckis che ne segna il gran ritorno così come da Oscar è l’interpretazione di Denzel Washington, le cui doti d’attore drammatico prevalgono sulla sua carriera da star dell’action movie


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Robert Zemeckis
  • Fotografia: Don Burgess
  • Musiche: Alan Silvestri
  • Cast: Denzel Washington, Kelly Reilly, Don Cheadle, Bruce Greenwood, John Goodman
  • Sceneggiatura: John Gatins

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