Cinema

Due agenti molto speciali

Antonello Trezza

Il successo di Quasi Amici influisce ancora sulla distribuzione del cinema francese, ma questa volta con un banale e commerciale buddy cop movie con protagonista l’ormai celebre Omar Sy.

Un omicidio, due agenti, le loro differenze razziali e caratteriali in una Francia che cerca di sdoganarsi dai soliti cliché per finire, inevitabilmente, per accostarsene ad altri, un po’ volgari, e la travolgente simpatia (a tratti scimmiottesca) di Omar Sy, l’acclamato protagonista di Intouchables (Quasi amici). Tutto già visto.

Due agenti molto speciali – titolo originale è un più significativo (per la trama del film) De l’autre côté du périph – è il secondo lungometraggio di David Charhon, buon regista pubblicitario, ma molto meno bravo sul versante cinematografico.

Nei sobborghi di Parigi viene rinvenuto il cadavere di una donna, moglie di un pezzo grosso dell’industria. Un poliziotto di periferia, (Sy), è convinto che dietro l’omicidio ci sia qualcosa di marcio che coinvolge industriali e forse politici ma non può procedere da solo l’indagine senza l’aiuto del capitano della polizia criminale di Parigi, interpretato da Laurent Lafitte.

Charon (anche co-sceneggiatore) indirizza l’intreccio verso la tradizione dei polar francesi non disdegnando, però, riferimenti (taluni alquanto espliciti) alle commedie d’azione americane. E così ci ritroviamo a vedere un film che oltre ad avere una sceneggiatura scarsa, che fa acqua da tutte le parti e con scene che sembrano un po’ buttate lì, intermezzo tra una gang comica (?) e l’altra, provoca anche una sensazione di disagio nella rievocazione di Arma Letale, Beverly Hills Cop o 48 Ore. D’altro canto si ha sin da subito la sensazione che il film viaggi su un doppio binario: la commedia, con il dualismo tra i due agenti che è pronto ad esplodere in situazioni di potenziale comicità, e il poliziesco (anche se è arduo definirlo tale) dove si svolge l’indagine per l’omicidio della donna, ma che risulta essere quell’intermezzo succitato.

Insomma, l’ibrido che ne risulta è pura spazzatura commerciale che butta fango sulla nuova generazione d’autori francese che tanto sta facendo bene in questi anni, con commedie delicate ma accessibili come il già citato Intouchables e Le Prénom (Cena tra Amici).


Dettagli

  • Titolo originale: De l'autre côté du périph
  • Regia: David Charhon
  • Fotografia: Alain Duplantier
  • Musiche: Ludovic Bource
  • Cast: Omar Sy, Laurent Lafitte, Sabrina Ouzani, Youssef Hajdi
  • Sceneggiatura: David Charhon, Remy Four, Julien War

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