Cinema

Focus: Jules e Jim, Cinquant’anni dopo

Valentina Esposito

In DVD dal 4 Dicembre l’edizione limitata che celebra i 50 anni di un capolavoro di originalità e freschezza firmato dal leggendario François Truffaut

E’ disponibile dal 4 Dicembre, grazie alla BIM Distribuzione e Rai Cinema, una nuova edizione speciale e limitata Jules e Jim, uno dei capolavori di François Truffaut che giunge al festeggiamento dei suoi cinquant’anni pieni di quell’originalità, di quella freschezza e di quella maestria che hanno reso celebre la cinematografia del noto regista francese.

Jules (Oskar Werner) è un poeta austriaco trapiantato a Parigi, alla ricerca e alla scoperta dell’ambiente parigino dei caffè, dell’arte e delle belle donne.  Jim (Henry Serre) è uno scanzonato letterato,beatamente immerso tra i piccoli piaceri della vita parigina. Appassionati di poesia e letteratura si incontrano a Parigi, un po’ per casualità e un po’ per solitudine, ed ecco che tra i due nasce una forte amicizia e intesa: una complicità così forte che li porta a scambiarsi discussioni di lingua e libri, e ad andare insieme alla ricerca di donne. Sarà l’incontro con Catherine, donna decisamente fuori dal comune, a sconvolgere per sempre le loro vite non solo sentimentalmente. La guerra, una donna da condividere, la ricerca della felicità e la (non) ricerca della stabilità metteranno a dura prova l’amicizia dei due protagonisti.

Tratto dal romanzo autobiografico di Henri-Pierre Roché, caro e stimato amico di Truffaut a cui il tempo non permise di collaborare alla sceneggiatura e ai dialoghi, Jules e Jim è una storia che certamente va al di là dell’essere definita come un triangolo amoroso: dal punto di vista storico il film divenne una delle icone più prorompenti della Nouvelle Vogue, quel gusto tutto francese di infiltrarsi attraverso la macchina da presa nelle storie di una generazione di ragazzi che cercavano qualcosa di nuovo, alla conquista di nuovi valori, ideologie che riscrivessero più che la storia, la dignità dell’essere individui. Il film uscì nel Gennaio del 1962 e arrivò anche in Italia, ma con non pochi problemi messi a tacere con il divieto di visione ai minori di diciotto anni.

Il vero scandalo di Jules e Jim non è certo l’idea di un amore a tre, argomento sfiorato da tanti antichi (e non) tomi, ma quello che a guidare le regole del gioco è una donna, quell’eroina Catherine che non è una donna qualunque. Interpretata splendidamente da Jeanne Moreau, Catherine è l’emblema di quelle donne, che messo da parte il velo e scese dal piedistallo, chiedono un loro posto nel mondo: scegliere, decidere, cambiare le regole sventolando in aria quella bandiera già tenuta bene in alto dalle suffragette.

Dal sorriso fiero ed enigmatico, colta e irriverente, Catherine strega Jules e Jim che pur volendosi tirare indietro, non riescono a resistere a quel nuovo modo di vedere l’esistenza, a quella riscrittura così utopica dell’amore e della vita a cui da appassionati poeti cedono ad addentrarsi. Ciò che però resta intatta è l’amicizia: l’amore si dissolve, compare per poi sconvolgere e sparire poco dopo ma Jules e Jim, non riescono mai a provare un odio profondo l’uno verso l’altro che li spinga a dirsi addio. Ed è forse proprio su questo che Catherine, femmina arguta, gioca fino alla tragedia.

Truffaut, appassionato ed esperto di letteratura, non avrebbe potuto cedere al fascino di una storia trasgressiva, ma, come la definì stesso lui, dotata di una “purezza dell’insieme”. Una purezza suggerita dalla delicata fotografia di Raoul Coutard, che ci presenta con amorevoli sguardi una natura avvolgente e incontaminata, quasi fuori dal reale, e dall’indimenticabile musica di Géorges Delerue. In particolare sarà la canzone Le Tourbillon cantata da Catherine, specchio della vicenda fuori dal comune che interessa i tre protagonisti, a conquistare una forte celebrità.

M’hai detto t’amo, ti dissi aspetta, stavo per dirti eccomi, tu m’hai detto vattene” è questo il vortice senza fine del film, riassunto nella frase sussurrata da Catherine prima che cominci la visione.

Non si può non riflettere su come un tempo senza eccessivi sfarzi, volgarità gratuite volte più ad attirare l’attenzione che a rispondere ad una necessità narrativa, si riusciva a raccontare visivamente una trasgressione presentandola con una tale naturalezza. I personaggi sembrano essere quasi ignari del vortice che li lega, vaganti tra la coscienza e l’incoscienza in viaggi di andata e ritorno sospesi sempre verso la medesima destinazione.

Un tentativo vano forse di cercare un proprio posto nel mondo, ed è ancora questo che rende universale il capolavoro firmato da Truffaut: una ricerca, una corsa che il regista ben sottolinea con l’emblematica e famosa scena dei tre protagonisti che corrono, spensierati e sorridenti, lungo un ponte.


Dettagli

  • Titolo originale: Jules et Jim
  • Regia: François Trufaut
  • Fotografia: Raoul Coutard
  • Musiche: Géorges Delerue
  • Cast: Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henry Serre
  • Sceneggiatura: François Truffaut, Jean Gruault
  • Altro: Distribuito da BIM e Rai Cinema

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