Cinema

ViaEmilia2015. Elica

Vincenzo De Divitiis

Svegliarsi ogni giorno in un campo Rom, Mariagrazia Moncada porta alla luce le storie di un popolo discriminato seguendo la vita della macedone Elica.

 

Nell’immaginario collettivo più distorto i campi rom sono visti come luoghi malfamati, pervasi dalla miseria e covo di ladri e malavitosi di ogni tipo, insomma un’immagine foriera di pregiudizi ormai ben radicati in certi strati del nostro paese. Non tutti sanno, però, che questi luoghi così mal visti nascondono storie di grande sofferenza e coraggio come quella raccontata da Mariagrazia Moncada nel suo nuovo documentario dal titolo Elica, presentato in concorso al festival del documentario online Viaemili@docfest 2015, nel quale ci viene presentata una donna macedone, di nome Elica appunto, che ha vissuto per anni insieme alle sue figlie, alla cognata e alla suocera in un campo rom della periferia milanese, uno dei tanti fatti sgomberare e demolire dalle decisioni dei politici.

La regista intende fin da subito immergere lo spettatore nella vita della protagonista e, come farebbe un buon giornalista d’assalto, segue passo per passo le azioni quotidiane di Elica che riesce così ad aprirsi e lasciar trasparire la sofferenza per una vita tutt’altro che normale e costellata di gioie. Uno stato d’animo tangibile fin dal primo racconto del suo matrimonio non proprio voluto e fondato sull’amore reciproco con il padre dei suoi figli che rappresenta la prima occasione per mettere in luce le enormi differenze culturali e le evidenti difficoltà di adattamento in un contesto nuovo e anche ostico per certi aspetti. Risulta efficace così, in tal senso, la felice scelta stilistica di concentrare larghe parti del film sulle dinamiche interne alla famiglia che culminano sia in momenti struggenti e forti dal punto di vista emotivo, come quello della partenza della nonna tra le lacrime delle figlie e dei nipoti, che di forte reazione e speranza incarnata da una giovane parrucchiera con il sogno di affermarsi e trovare così un riscatto sociale alla sua condizione di partenza.

Dove tuttavia il lavoro di Moncada incespica è nella quasi assoluta mancanza di ritmo e capacità di essere davvero coinvolgente ed empatico. Il documentario infatti alla lunga risulta monocorde e sarebbe stato più opportuno e funzionale creare una maggiore alternanza fra le scene ambientate nel campo e gli spezzoni tratti dalle riunioni comunali nelle quali si discute sull’opportunità di sgomberare o meno tutti i campi rom della zona. Insomma Elica è un lavoro riuscito solo in parte e rimane nel complesso un compitino svolto senza infamia e senza lode.


Dettagli

  • Titolo originale: Elica
  • Regia: Mariagrazia Moncada
  • Fotografia: /
  • Musiche: Saverio Schiano Lomoriello, Emiliano Pepe
  • Cast: /
  • Sceneggiatura: /

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