Cinema

Transeuropae Hotel

Valentina Esposito

Il percussionista Darcy Do Jongo è sparito e per ritrovarlo Pippo (Delbono) e Luigi (Cinque) partono per ritrovare lo scomparso collegamento musicale tra Sicilia e Brasile.

Luigi Cinque dirige Transeuropae Hotel lungometraggio musicale rivestito con un tocco di noir, viaggiando sulle tracce del percussionista brasiliano Darcy do Jongo. La sua misteriosa sparizione è un invito alla riscoperta del profondo senso e valore della musica, capace di portarci nei suoi più remoti luoghi d’origine prima con lo spirito e poi con il corpo, facendo soltanto ballare delle molecole.

Sicilia e Brasile: sono queste due le tappe che segnano il viaggio interiore e non di Luigi (Luigi Cinque), direttore d’orchestra che si allontana dalle prove del suo gruppo di musicisti multietnici per scoprire di più sulla misteriosa scomparsa, avvenuta anni prima, dell’amico percussionista Darcy. Affiancato da Pippo (Pippo del Bono), Luigi cerca di ricostruire la figura del percussionista scomparso partendo dal suo paese d’origine dove musica e magia sembrano mescolarsi: i ritmi brasiliani sembrano però aver perso quel sapore di pace e profonda umanità di un tempo, e a conservarne la vecchia essenza forse è solo il mago che avrebbe fatto sparire Darcy per salvarlo.

Il Transeuropae Hotel è un luogo di passaggio, lo spazio in cui tutti, dai protagonisti agli spettatori, si troveranno a respirare un po’ il vero segreto della musica, che non è semplicemente quella forma d’intrattenimento oggi sempre più scarna, ma è un viaggio. E’ un passaggio di atomi che tra follia e ragione si mescolano, creando un linguaggio nuovo ed esoterico che ricompone la prima forma delle cose: è un’energia di cui il nostro corpo, attraverso la voce e lo strumento, si fa medium evocando l’accesso a territori lontani e sospesi tra realtà e immaginazione.

C’è tantissimo in Transeuropae Hotel: l’incontro Sicilia-Brasile attraverso il paesaggio che si fa espressione di due modi diversi di essere Meridione, l’omaggio a Darcy do Jongo e a quelle sonorità inconfondibili del Brasile. E poi c’è lui, l’uomo sospeso tra la vita e la morte, avido di conoscenze che trova ristoro nei luoghi, nei mondi e nei tempi più impensabili. L’effetto on the road si presta alla perfezione alla narrazione di tanti contenuti di cui se ne sottolinea con chiarezza e fascino l’incontro e il legame.

Ciò che conquista e cattura del viaggio/opera di Luigi Cinque è il suo desiderio di far trasparire in modo autentico e originale un’esperienza che lo ha segnato, messo in discussione le sue convinzioni e certezze per poi ritrovarle dove erano sempre state: dentro quelle note suonate da palco a palco, capaci di rievocare anche chi e’ scomparso grazie ad una formula magica destinata a rimanere sempre segreta a molti. Perché il segreto per attivarla, è semplicemente abbandonarsi ed essere.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Luigi Cinque
  • Fotografia: Jacques Cheuiche, Renaud Personnaz
  • Musiche: /
  • Cast: Luigi Cinque, Pippo Delbono, Peppe Servillo, Petra Magoni, Keuri Poiane
  • Sceneggiatura: Luigi Cinque, Enrico Magrelli, Rossana Campo

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