Cinema

La necessità dei Piccoli Crimini Coniugali

Valentina Esposito

Manuale di sopravvivenza per la coppia 2.0 secondo Alex Infascelli.

Piccoli Crimini Coniugali è un concentrato di cinismo, noir dai toni un po’ vintage e contemporanei – indimenticabile l’arredamento maledettamente narcisista della casa/ring – e infine di risolutezza più che speranza.

Noto maggiormente a chi è cresciuto a pane ed Mtv, Alex Infascelli non si fa mancare nulla nel suo Piccoli Crimini Coniugali, che segna il suo ritorno sul grande schermo. Regista, ma anche sceneggiatore, montatore, curatore della colonna sonora, è l’artefice di un film che è stato definito atipico nel panorama attuale del cinema italiano, inserendosi perfettamente in un quadro di svolta tutt’ora in atto, ovvero di unn cinema che cerca di rimettersi in discussione provando a raccontare il presente senza mai dividere pubblico e privato, ma anzi cercandone delle segrete connessioni per interpretare le forze che muovono la realtà.

Atipico questo film un po’ lo è, perché questa dinamica di sviluppare il dramma, molto borghese, di una coppia pronta a massacrarsi non è una narrazione cinematografica di cui il nostro cinema si è avvalso tanto. La prova d’attore della coppia Margherita BuySergio Castellitto colpisce: volano coltelli silenziosi tra loro, tantissime parole avvelenate ma poca corporeità e gesti. Questo perché il regista, durante le riprese, ha lasciato ai due attori la possibilità di costruire e decostruire i personaggi, tratti dall’omonima pièce teatrale di Eric-Emmanuel Schmitt; il risultato è un incontro che non arriva mai ad un scontro violento se non in maniera verbale. Una scelta senz’altro spiazzante, ma che ottiene degli effetti di suspense notevoli.

Forse è anche per questo che Piccoli Crimini Coniugali è stato riconosciuto come un’operazione rischiosa, poichè snatura un po’ i classici drammi borghesi di coppia a cui siamo abituati almeno in Italia, fatti di urla disturbanti e gratuite. Qui invece la coppia alza la voce proprio quando è inevitabile lo faccia. I personaggi si esprimono attraverso l’implosione, l’esplosione la mettono da parte, la nascondono o la sublimano. E soprattutto non c’è una linea di demarcazione tra il vero ed il falso. Lui ha perso davvero la memoria? E lei non potrebbe aver finto di non aver capito il suo gioco? E se tutto questo gioco di (s)mascheramenti fosse un miele da gustare lentamente per fare un passo indietro, superare quella cecità cruda di cui parlava José Saramago? Non si diventa ciechi, è che si sceglie di non vedere, si è “ciechi che vedono, ciechi che, pur vedendo, non vedono”.

Colpisce allora due volte il rischio che corre Alex Infascelli. Una prima volta perché sceglie di portare sul grande schermo una storia che salva la coppia e non la vuole distruggere. E’ uno sguardo nuovo, concreto e risoluto quello di Infascelli, un perfetto mix di strategie passate e presenti per permettere ad una coppia di sopravvivere nell’era dell”amore liquido”, e non può che essere lo sguardo di un cinquantenne.

Nella coppia Buy-Castellitto c’è l’irrequietezza del presente, la rassegnazione di lui che le dice “Amare è una fantasia che non appartiene ai nostri tempi”, la caparbietà di lei nel cercare non tanto di cambiarlo ma di metterlo di fronte a se stesso per cercare insieme un compromesso. Ma c’è anche la saggezza del passato, quando si preferiva riparare piuttosto che rompere. Ed è una forma di cura e di conoscenza anche quella. Ma soprattutto si contempla il perdono, una parola oggi quanto mai pericolosa e a cui non riusciamo a credere più, nel dirla e nel farla reale.

Ed è in questo che Piccoli Crimini Coniugali colpisce: in un film di Ferzan Ozpetek questa coppia probabilmente avrebbe preferito struggersi e distruggersi, cibarsi di ricordi, in una classica commedia italiana sarebbe scelto saggiamente di far finta di nulla, ci si sarebbe cullati nella rassegnazione che alla realtà non ci si può sottrarre.  Infascelli invece scegliendo un testo del genere prova a dare un’altra soluzione: comprensione, perdono e ripristino. Alla malinconia della grande commedia all’italiana preferisce il mistero, un’altra rassegnazione, quella secondo cui alcune circostanze non possono sempre rimandare ad azioni logiche.

Bisogna cogliere allora il mistero di un’azione, guardarla in faccia e decidere insieme se disinnescarla oppure no, e forse proseguendo su un cammino di complicità comune qualche risposta potrà anche arrivare inaspettata. Così si inizia a giocare, rischiare, ricordare, per scoprire insieme se sotto le briciole è rimasta un po’ di quella curiosità verso l’altro che dapprincipio anima ogni rapporto di coppia: forse se il gioco va avanti per molto, qualcuno la risposta già la conosce.


Dettagli

  • Titolo originale: Piccoli Crimini Coniugali
  • Regia: Alex Infascelli
  • Anno di Uscita: 2017
  • Genere: Drammatico
  • Fotografia: Arnaldo Catinari
  • Musiche: Alex Infascelli, David Nerattini
  • Costumi: Alfonsina Lettieri
  • Produzione: Italia
  • Cast: Margherita Buy, Sergio Castellitto
  • Sceneggiatura: Alex Infascelli, Francesca Manieri

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