Cinema

In Sala. Space Battleship Yamato

Pasquale Parisi

Il celeberrimo anime del leggendario Leiji Matsumoto prende forma in un fedele live action diretto da Takashi Yamazaki nelle sale italiane dal 15 al 16 Aprile.

Anno 2199: la superficie del pianeta Terra, a lungo vittima degli attacchi della razza aliena dei Gamilas, è ridotta a landa desertica devastata dalle radiazioni. L’umanità, che trova nel sottosuolo un rimedio temporaneo alla morte certa, è sempre più vicina all’estinzione. Una tenue speranza, tuttavia, si accende quando Susumu Kodai, ex pilota spaziale, assiste all’arrivo sul pianeta di una capsula che sembra prospettare un rimedio: certi di trovare una soluzione al problema sul pianeta di Iskandar, dal quale la capsula proviene, gli uomini recuperano la nave Yamato, gloria di guerra della marina giapponese, e la allestiscono per accompagnare una squadra di uomini verso la missione più pericolosa che abbiano mai affrontato.

Adattamento live-action, diretto da Takashi Yamazaki, del fortunato anime ideato da Leiji Matsumoto (Star Blazers/I Guerrieri delle Stelle), Space Battleship Yamato è arrivato nelle sale asiatiche nel 2010, con un budget importante e incassi proporzionati: toccherà per la prima volta quelle italiane il 15 e 16 aprile 2014, nell’ambito della “seconda stagione” dell’iniziativa Nexo Anime.

L’aderenza estetica alla serie di riferimento si accompagna, in Space Battleship Yamato, a una ripresa piuttosto fedele degli avvenimenti della prima stagione, con giusto qualche leggera alterazione negli equilibri dei rapporti tra i personaggi: è un po’ inasprito, ad esempio quello tra il protagonista (Takuya Kimura) e il capitano Okita (Tsutomu Yamazaki), reo di aver consentito il sacrificio del fratello del primo in passato. Un personaggio come Yuki Mori (Meisa Kuroki) guadagna qualche “spigolo” ulteriore, ed è uno dei pochi a colpire in una serie di caratteri piuttosto consueti, nei quali la rappresentazione dei canonici concetti di onore e altruismo vanno a coprire sviluppi psicologici minimi, che fanno il paio con una trama priva di troppe frondosità.

Lasciano un po’ l’amaro in bocca i semplicismi narrativi in una pellicola dalla durata comunque consistente (quasi 140 minuti) ma, complici anche degli scontri spaziali molto ben riusciti, le vicende rimangono parecchio godibili: curato e accessibile, accattivante per quanto non tremendamente originale, Space Battleship Yamato riesce a trovare l’equilibrio giusto per non indispettire gli appassionati storici riuscendo, nel contempo, a intrattenere dignitosamente anche i novizi.


Dettagli

  • Titolo originale: Supēsu Batorushippu Yamato
  • Regia: Takashi Yamazaki
  • Fotografia: Kozo Shibasaki
  • Musiche: Naoki Sato
  • Cast: Takuya Kimura, Meisa Kuroki, Toshirô Yanagiba, Naoto Ogata, Hiroyuki Ikeuchi, Shin'ichi Tsutsumi, Maiko Skorick
  • Sceneggiatura: Shimako Sato

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