Arti Visive

Così vicini, così lontani: galleristi e Independents ad ArtVerona 2014

Gabriella Bologna

Si è aperta ieri la decima edizione di Art Verona, con la direzione artistica di Andrea Bruciati e un calendario fitto di eventi.

ArtVerona – Project Art Fair si rinnova ogni anno: convegni, talks, rassegne teatrali e di videoarte e il Premio ICONA sono solo alcune delle manifestazioni proposte già nelle scorse edizioni e confermate anche in questa, cui si aggiungono l’esposizione monografica su Enrico Castellani; King Kong, selezione di 21 progetti sull’idea di monumento, e 2000 Maniacs – The Big Instant Painting Show, progetto di pittura e partecipazione da un’idea di Lorenza Boisi.

Il Direttore Artistico Andrea Bruciati punta anche quest’anno su sperimentazione e ricerca: “il valore conferito alla ricerca è una costante imprescindibile per una manifestazione fieristica d’arte che voglia fungere da volano culturale” spiega nell’introduzione al catalogo della manifestazione.

Non è un caso quindi che ampio spazio sia dedicato agli Independents, format ideato e curato per ArtVerona da Cristiano Seganfreddo, in collaborazione con Fuoribiennale. Tra installazioni, progetti e performance di associazioni e spazi no-profit quest’area si presenta come laboratorio sperimentale di idee ai margini del mercato dell’arte e del sistema istituzionale. Una vera e propria zona franca circondata da gallerie che invece del mercato hanno fatto il centro della propria attività. Due mondi contigui, dentro e fuori la fiera, che vivono l’arte contemporanea in modo diverso e raramente interagiscono.

Il tema su cui gli Independents sono chiamati a riflettere quest’anno è la “bolla”, economica, culturale, sociale. Sono ventotto le realtà presenti, dalla Sicilia con Site Specific che nell’ultimo anno ha creato un dialogo creativo tra arte contemporanea e il centro storico di Scicli, a Dolomiti Contemporanee, che interpreta le Dolomiti come spazio d’azione culturale. Ciò che emerge con evidenza sempre maggiore è la necessità di valicare i tradizionali confini spaziali dell’arte per approdare virtualmente in ogni luogo, ma anche superare la distinzione tra le arti, tra arte e scienza, artista e pubblico.

Una riflessione intorno al fundraising per l’arte è al centro del progetto BET ON UTOPIA di Fagarazzi e Zuffellato, registi e performer indipendenti con base a Vicenza, mentre gli artisti di MyHomeGallery presentano l’installazione PROVE DI VOLO, gabbie per uccelli e voliere aperte che rappresentano il mondo dell’arte. Il collettivo PrintAboutMe con sede a Torino propone una riflessione sulla stampa d’arte contemporanea e indipendente, e Art.Lab Gallery diretto da Lapo Simeoni presenta LA ZONA GRIGIA mettendo a confronto artisti di diverse generazioni in un dialogo tra media e supporti diversi come Appartenenza di Paolo Scarfone e Betty, Casimir, Lola e Victor di Francesco Minucci.



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